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Scopri come riconoscere e affrontare il fegato grasso, gli esami da fare, cosa mangiare e quali cibi evitare
Il fegato grasso o, in termini medici, la steatosi epatica, è una condizione caratterizzata da un accumulo anomalo di grassi nelle cellule epatiche.
Il fegato è l'organo che svolge le funzioni più complesse nel nostro corpo ed è la ghiandola più grande dell’organismo che pesa circa 1.500 grammi.
Ogni giorno scompone i nutrienti che assorbiamo, trasformandoli in energia o immagazzinandoli come riserva. Ma cosa succede quando il carico di lavoro diventa eccessivo?
Il fegato, nel tentativo di gestire un eccesso di grassi, comincia a farne scorta sotto forma di trigliceridi. All'inizio, questo processo sembra funzionare, ma quando i grassi accumulati superano il 5% del suo peso totale, qualcosa inizia a cedere. Il fegato, sovraccarico, si trova in difficoltà: può infiammarsi, indurirsi e dare origine a una condizione ancora più grave, la steatoepatite non alcolica (NASH), che può evolvere in cirrosi epatica.
Il fegato grasso è poi una condizione piuttosto subdola. I sintomi sono silenziosi, quasi invisibili e ciò rende difficile la diagnosi. È una malattia che cresce lentamente se alimentata da uno stile di vita scorretto: una dieta ricca di calorie e grassi saturi.
È abbastanza diffusa in Italia, spesso associata ad altre condizioni come diabete, ipertensione, colesterolo e trigliceridi alti o obesità.
La buona notizia? La strada per la guarigione inizia con ciò che mettiamo nel piatto. Una dieta sana ed equilibrata non è solo una forma di prevenzione, ma il trattamento principale per alleviare il fegato e ripristinare il suo equilibrio naturale.
Il fegato grasso è una condizione che spesso non dà segni evidenti. Molte persone convivono con questa malattia senza saperlo, scoprendola solo per caso durante un'ecografia di routine o attraverso esami del sangue, o peggio, quando compaiono complicanze e la situazione è già avanzata.
Ma quali sono i segnali che potrebbero farci sospettare qualcosa? Anche se a volte impercettibili o generici, alcuni sintomi possono farsi sentire come:
A rendere il quadro più chiaro, ci sono poi alcuni fattori che, se presenti, possono fornire utili indicazioni per una diagnosi più accurata. Pressione alta, livelli elevati di colesterolo e trigliceridi o una produzione eccessiva di insulina, sono tutti segnali che il nostro fegato potrebbe essere in difficoltà.
Anche se il fegato grasso non causa dolore, né sintomi evidenti, è pur sempre una condizione silenziosa che, se trascurata, può aprire la strada a malattie ben più gravi. Una di queste è la fibrosi epatica, in cui il tessuto cicatriziale inizia a prendere il posto di quello sano, compromettendo la capacità del fegato di svolgere le sue funzioni vitali.
Immagina il fegato come un meccanismo perfettamente oliato; la fibrosi è come una ruggine che si insinua lentamente, rendendo il funzionamento sempre più difficoltoso. Se non si interviene in tempo, questa condizione può evolvere in cirrosi epatica, una malattia grave e spesso irreversibile. E non è tutto: la cirrosi può a sua volta aprire la porta a uno scenario ancora più grave, come il cancro al fegato.
Questa progressione può sembrare poco probabile, ma la realtà è che tutto può partire da un semplice accumulo di grasso nel fegato, una condizione che molti ignorano o sottovalutano.
Un’alimentazione non corretta e non bilanciata, ricca di zuccheri e grassi, unita alla sedentarietà, mette il fegato in seria difficoltà, impedendogli di metabolizzare correttamente queste sostanze e portando all'accumulo di grasso in eccesso.
Le cause principali di questa condizione, nota come steatosi epatica, sono molteplici. Tra queste, il consumo eccessivo di alcol, il sovrappeso o l'obesità, le alterazioni del metabolismo come il diabete, l’assunzione di alcuni farmaci come corticosteroidi e chemioterapici, malattie genetiche e, non ultima, la mancanza di attività fisica.
Ci sono poi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare e aggravare la steatosi epatica. L'obesità viscerale è uno di questi, e colpisce in modo significativo: circa il 30% degli uomini obesi e il 40% delle donne obese ne sono affetti.
Questo non vuol dire che tutte le persone obese sviluppano questa malattia. Ma per chi soffre anche di insulino-resistenza, diabete mellito o sindrome metabolica, il rischio di steatosi epatica è ancora più alto, con tassi di prevalenza che possono variare dal 30% al 100%.
Attualmente, non esistono ancora farmaci specifici per il fegato grasso. Alcuni trattamenti farmacologici, nati per altre patologie, hanno dimostrato effetti positivi, ma sono generalmente riservati ai casi più gravi o avanzati.
Tuttavia, non è una situazione senza speranza: la cura principale dipende da noi, dalle scelte che facciamo ogni giorno.
Modificare lo stile di vita è la strategia più importante e accessibile. Una dieta equilibrata, l'attività fisica regolare e la perdita di peso, mantenuta nel tempo, sono gli alleati più efficaci nella lotta contro il fegato grasso.
Anche una riduzione del peso corporeo del 5% può fare una grande differenza, poiché aiuta a diminuire l’accumulo di grasso nel fegato. Se si arriva a perdere il 7%, l’infiammazione si riduce e, con una perdita del 10%, si può persino invertire il processo di cicatrizzazione e fibrosi.
Le scelte quotidiane, come perdere peso, fare esercizio e seguire una dieta sana, non solo migliorano la salute del fegato, ma sono atti necessari per il nostro benessere.
In questo percorso, alcuni integratori possono essere di grande aiuto. Piante come il cardo mariano, il carciofo e il tarassaco, con i loro composti naturali, possono sostenere il fegato e potenziarne le funzioni.
Se non esiste una cura miracolosa per il fegato grasso, c'è qualcosa che, comunque, possiamo fare: prenderci cura di noi stessi. Cambiare il nostro stile di vita è il primo passo. Se siamo in sovrappeso o obesi, perdere qualche chilo può fare la differenza. Non si tratta solo di una questione estetica, ma di salute.
Praticare poi attività fisica regolarmente e seguire un’alimentazione sana e bilanciata, sono gesti capaci di fermare la progressione della malattia e restituire benessere al nostro fegato.
Ogni piccolo cambiamento, ogni scelta consapevole che facciamo, può migliorare lo stato di salute del nostro organo più laborioso.
Ecco alcuni consigli pratici per iniziare questo percorso di cura e prevenzione:
Insomma, fare attenzione alla dieta e a ciò che si mette nel piatto, è essenziale sia per prevenire che per curare il fegato grasso.
Tra i cibi concessi ci sono:
Per prendersi cura del nostro fegato, alcune scelte alimentari sono fondamentali. Il primo grande “no” va agli alcolici e superalcolici: liquori, vino, cocktail e birra sono da evitare o comunque da bere con moderazione.
Anche se può essere difficile rinunciare a un bicchiere di vino a cena o a un aperitivo con gli amici, è un sacrificio che può fare una grande differenza per la nostra salute.
Allo stesso modo, le bibite zuccherate e i succhi di frutta, spesso carichi di zuccheri semplici, sono da tenere lontani dalla tavola. Anche dolci e dolciumi (come torte, pasticcini, biscotti, budini, caramelle), così come i prodotti da forno industriali come cracker, grissini, taralli e cornetti, spesso contengono grassi idrogenati come margarina o burro, possono appesantire ulteriormente il fegato.
Altri cibi da evitare o limitare sono:
Nonostante si tratti di una malattia priva di sintomi specifici, se si sospetta la steatosi epatica, ci sono alcuni esami utili per la diagnosi:
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