Ferritina bassa: cause, sintomi e come integrarla

Cause e sintomi della ferritina bassa e consigli per il recupero.

Cos'è la ferritina

  • ​La ferritina è la principale proteina responsabile dell’immagazzinamento del ferro nel nostro organismo. Si trova principalmente nel fegato, nella milza, nel midollo osseo e muscoli scheletrici.

    La ferritina è, dunque, un indicatore indiretto della quantità di ferro disponibile nell'organismo.

    Il ferro è essenziale per la formazione dell'emoglobina, una proteina che si trova nei globuli rossi e che ha il compito di trasportare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti di tutto il corpo.

    Quotidianamente, l'uomo perde circa 1 milligrammo di ferro tramite la desquamazione delle cellule che rivestono la pelle e l'intestino, una quantità che rappresenta meno dello 0,025% del ferro totale presente nel corpo. Per le donne in età fertile, le perdite mestruali possono raddoppiare o triplicare questo valore.

    Non esistono altre vie significative per l'eliminazione del ferro, che viene recuperato dalle cellule morte attraverso i macrofagi (piccole cellule di difesa), che lo reintroducono nel ciclo vitale.

    Tuttavia, è necessario reintegrare, tramite l’alimentazione, la piccola quantità di ferro persa ogni giorno per mantenere un equilibrio nell’organismo.

    Valori troppo bassi di ferritina, minori a 24 mcg/l negli uomini e ad 11 mcg/l nelle donne, indicano che le riserve di ferro nell’organismo sono scarse, e ciò può portare a problemi di salute, come l'anemia sideropenica (o anemia da carenza di ferro), che può avere un impatto significativo sul benessere generale dell’individuo.

Ferritina bassa: quali sono le cause?

  • ​La ferritina bassa può essere causata da diversi fattori, alcuni dei quali legati allo stile di vita e altri, invece, a condizioni mediche specifiche. Le principali cause della ferritina bassa sono:

    • Carenza di ferro disponibile nell'organismo, essenziale per numerose funzioni biologiche;
    • Patologie infiammatorie dell'intestino, come rettocolite ulcerosa o morbo di Crohn, che possono causare sanguinamento e malassorbimento;
    • Mestruazioni molto abbondanti, che sono una causa comune di carenza di ferro nelle donne in età fertile;
    • Malnutrizione, che può derivare da una dieta inadeguata o da malassorbimento di nutrienti;
    • Emodialisi, trattamento che può influenzare i livelli di ferro nel sangue;
    • Gravidanza e allattamento, periodi in cui il fabbisogno di ferro aumenta significativamente;
    • Celiachia, che può compromettere l'assorbimento del ferro;
    • Diarrea cronica, che può ridurre l'assorbimento del ferro;
    • Interventi chirurgici che, se comportano sanguinamento, possono influire sui livelli di ferro;
    • Assunzione di alcuni farmaci che possono interferire con l'assorbimento o l'utilizzo del ferro o causare sanguinamenti, come i FANS;
    • Emorragie, emorroidi o ulcere: che portano a una perdita diretta di ferro attraverso la perdita di sangue.

    Benché siano molte le cause che portano a una diminuzione di questa proteina, è sufficiente che sia presente anche solo una delle condizioni sopracitate far registrare un valore basso di ferritina. 

Ferritina bassa: tutti i sintomi associati

  • ​La ferritina bassa può manifestarsi con una serie di segni e sintomi aspecifici e comuni a molte altre patologie. I più tipici includono:

    Questi sintomi possono variare in intensità da persona a persona, e spesso si manifestano gradualmente. In molti casi, le persone non si rendono conto di avere una carenza di ferritina fino a quando i sintomi non diventano particolarmente evidenti o invalidanti.

    In questi casi, oltre ai sintomi di carenza di ferritina sopra descritti, si possono aggiungere anche: 

    • Acufene
    • Fiato corto
    • Dolore al petto
    • Dolori muscolari
    • Bruciore alla lingua e sapore acido in bocca
    • Sonnolenza
    • Mancanza di respiro (dispnea)

Ferritina bassa: come si diagnostica

  • ​La diagnosi di ferritina bassa avviene attraverso un semplice esame del sangue. Quest’ultimo serve a identificare la quantità di ferro presente nel sangue.

    I valori di riferimento per la ferritina variano leggermente in base al laboratorio ma, in generale, si considerano valori normali quelli compresi tra 11 e 300 microgrammi per litro per le donne e tra 24 e 330 per gli uomini.

    Qualora un'analisi del sangue rivelasse un livello basso di ferritina, ai fini diagnostici potrebbe essere utile monitorare anche il dosaggio della transferrina, un'altra proteina che partecipa al trasporto del ferro nell’organismo.

    Dalla homepage di CupSolidale, è possibile prenotare sia l’esame della ferritina che il ​test della ​transferrina, inserendo semplicemente l’esame richiesto e la città dove si intende svolgere la prestazione. Successivamente, si accederà ad una schermata che consente di personalizzare il pacchetto di analisi del sangue, con la possibilità di aggiungere anche ulteriori esami.

Come aumentare la ferritina bassa

  • Quando i livelli di ferritina sono bassi, è essenziale agire per ripristinare le riserve di ferro. Le strategie principali includono una dieta ricca di ferro e, se necessario, l’ausilio di integratori alimentari.

    Dieta ricca in ferro

    Il ferro presente negli alimenti si divide in due tipi: ferro eme e ferro non-eme. Il ferro eme si trova negli alimenti di origine animale ed è più facilmente assorbibile dal corpo rispetto al ferro non-eme, che si trova invece negli alimenti di origine vegetale.

    Gli alimenti più ricchi in ferro, sia eme che non-eme sono:

    • Carne e pesce: la carne rossa, il pollo, il tacchino e il pesce (specie il pesce azzurro come alici e sardine) sono tra le migliori fonti di ferro eme. Il fegato, in particolare, è estremamente ricco di ferro;
    • Legumi: lenticchie, fagioli, ceci e piselli sono ottime fonti di ferro non-eme;
    • Verdure a foglia verde: spinaci, cavolo riccio e altre verdure a foglia verde sono buone fonti di ferro;
    • Frutta secca e semi: mandorle, anacardi, semi di zucca e semi di sesamo sono ricchi di ferro e rappresentano un ottimo snack per chi necessita di aumentare le proprie riserve di ferritina;
    • Cereali integrali e quinoa: alcuni cereali integrali e la quinoa contengono ferro e possono essere inseriti nella propria dieta quotidiana al posto della pasta;
    • Funghi: in particolare i funghi secchi contengono una buona dose di ferro;
    • Tuorlo d’uovo: il tuorlo di gallina e di anatra sono un’ottima fonte di ferro.

    Per aumentare l'efficacia del ferro assunto con la dieta, inoltre, è utile seguire alcune strategie per migliorarne l'assorbimento.

    Una di queste è l’abitudine di abbinare alimenti ricchi di ferro a fonti di vitamina C, come agrumi, fragole, peperoni e pomodori. A tale scopo, si consiglia ad esempio di condire la porzione di spinaci con olio e limone.

    Al contempo, può essere utile evitare alimenti e bevande che possono ridurre l'assorbimento del ferro, come quelli ricchi in calcio (latticini) o tannini (caffè, tè, vino rosso, cioccolata). Per questo motivo è sconsigliato consumarli in associazione con alimenti ricchi di ferro nelle persone con carenza di ferritina.

    Integratori di ferro

    In alcuni casi, l'alimentazione da sola potrebbe non essere sufficiente per aumentare i livelli di ferritina, soprattutto se la carenza è significativa. In questi casi, può essere utile l'assunzione di integratori di ferro, sotto consiglio del proprio medico.

    Gli integratori di ferro sono disponibili in diverse forme, come compresse, capsule o granuli.

    È importante seguire scrupolosamente le indicazioni del dosaggio riportato sulle confezioni, poiché un sovradosaggio può causare effetti collaterali come nausea, vomito, stitichezza o diarrea.

    In soggetti particolarmente sensibili, per minimizzare questi effetti, può essere utile assumere gli integratori di ferro durante i pasti o scegliere formulazioni a rilascio lento.

Come prevenire la ferritina bassa

  • ​La prevenzione è fondamentale per evitare problemi legati alla ferritina bassa. Seguire una dieta equilibrata con alimenti ricchi in ferro è il primo passo per prevenire carenze.

    Inoltre, i pazienti a rischio di carenza di ferro, come i bambini, le adolescenti e le donne in gravidanza, dovrebbero monitorare periodicamente i propri livelli di ferritina attraverso gli esami del sangue, al fine di individuare precocemente eventuali carenze e porre rimedio prima che si manifestino i sintomi. 

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2024-11-19
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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