Infezione intima? Tutti i sintomi per riconoscerla

Scopri come riconoscere un’infezione intima e quali sono i principali sintomi.

Le infezioni intime più comuni

  • ​Le infezioni intime rappresentano un problema comune che può colpire sia uomini che donne in ogni stagione dell’anno.

    Tuttavia, con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle attività all’aperto, come vacanze al mare e giornate in piscina, il rischio di contrarre le infezioni intime può aumentare. Questo è principalmente dovuto a fattori ambientali specifici, come l’umidità e il calore, che creano un ambiente maggiormente favorevole alla proliferazione di microrganismi patogeni.

    Tra le infezioni intime femminili più comuni che si possono contrarre al mare o in piscina, troviamo:

    • Candidosi vaginale: causata dal fungo candida albicans, la candidosi vaginale è una delle infezioni più frequenti. Circa il 75% delle donne sperimenta almeno un episodio di candidosi durante la propria vita.
    • Vaginosi batterica: questa condizione è dovuta a uno squilibrio della flora batterica intima ed è la principale causa di vaginite tra le donne in età riproduttiva.
    • Infezioni da batteri gram-negativi: possono svilupparsi a causa del contatto prolungato con abbigliamento umido in ambienti stagnanti o acque non pulite, causando infezioni e forte infiammazione intima.
    • Tricomoniasi: una infezione sessualmente trasmissibile determinata dal parassita trichomonas vaginalis. Anche se meno comune delle altre, può colpire sia donne che uomini.

    Sebbene queste problematiche siano comunemente associate alle donne, anche gli uomini possono incorrere nel rischio di contrarre infezioni intime. Tra le più comuni infezioni intime maschili rientrano:

    • Balanite: infiammazione del glande, spesso causata da infezioni fungine o batteriche, ma anche da irritazioni chimiche o reazioni allergiche.
    • Candidosi maschile: simile alla candidosi vaginale, può colpire il glande e il prepuzio ed è causata dal medesimo fungo.
    • Gonorrea: è una malattia sessualmente trasmissibile causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. Colpisce principalmente le mucose del tratto genitale.

    Ma come capire se si ha un’infezione intima? Di seguito, approfondiremo cause e sintomi di queste particolari condizioni mediche così da individuare un’infezione in corso e intervenire tempestivamente.

Cause delle infezioni intime

  • Le infezioni intime possono derivare da una combinazione di fattori ambientali, igienici e fisiologici. Ecco alcune delle principali cause che possono contribuire all’insorgenza di queste condizioni in ambo i sessi:

    • Umidità e calore: un ambiente caldo e umido, spesso causato dall’uso prolungato di costumi da bagno bagnati o biancheria sudata, può essere terreno fertile per la proliferazione di funghi e batteri.
    • Scarsa igiene: una scarsa igiene personale, ad esempio dopo aver frequentato spiagge, piscine o bagni pubblici, può aumentare il rischio di contrarre infezioni intime.
    • Alterazione del pH intimo: l’uso di saponi aggressivi o prodotti non specifici può modificare il naturale equilibrio del pH della zona intima, rendendola più suscettibile all’attacco di microrganismi patogeni.
    • Contatto con acque contaminate: piscine non adeguatamente clorate, acque marine o dolci inquinate, possono contenere batteri, virus e parassiti responsabili di eventuali infezioni.
    • Pratiche sessuali non protette: le infezioni intime, come quella da tricomoniasi, possono essere trasmesse o aggravate da rapporti sessuali non protetti.

    Infine, anche lo stress psicofisico può avere un impatto significativo sulla salute intima. Quando si è sottoposti a livelli elevati di stress, il sistema immunitario può risultare compromesso, riducendo la sua capacità di difendere l’organismo da funghi, batteri e virus.

    Infezioni intime in gravidanza e menopausa: cause e rischi

    La zona intima femminile è particolarmente suscettibile alle infezioni e in alcuni momenti della vita, come durante la gravidanza o la menopausa, il corpo può avere maggiori difficoltà a mantenere le sue difese naturali.

    Proprio durante la gravidanza, infatti, i cambiamenti ormonali possono alterare l’equilibrio del pH vaginale, aumentando il rischio di infezioni come candida e vaginosi batterica. Queste condizioni, se non trattate, possono comportare rischi per la madre e il bambino, come il parto pretermine.

    In menopausa, d’altro canto, la diminuzione degli estrogeni porta a una riduzione della lubrificazione e secchezza vaginale, atrofia delle mucose e un’alterazione del pH, rendendo la vagina più suscettibile a infezioni e infiammazioni.

    Come capire se si ha un’infezione intima in gravidanza o in menopausa?

    Alcuni sintomi caratteristici, come perdite gialle e prurito possono rappresentare i primi indicatori di infezioni intime in questi due casi. Nel prossimo paragrafo, vedremo come capire se si ha un’infezione intima partendo dal riconoscimento dei sintomi più comuni, sia maschili che femminili.

    Tuttavia, sarà sempre necessario consultare uno specialista per ottenere una diagnosi sicura e accurata.

Infezioni intime e sintomatologia

  • ​Le infezioni intime possono presentarsi con una gamma di sintomi variabili. Alcuni di questi sintomi sono comuni a molte infezioni, mentre altri sono più specifici e possono aiutare a identificare e distinguere le diverse condizioni. Dunque, come capire se si ha un’infezione intima?

    Per le donne, i sintomi di un’infezione vaginale sono generalmente più evidenti e possono includere:

    • Prurito e bruciore vaginale: sono spesso i primi segnali di un’infezione intima e sono comuni nelle infezioni fungine come la candidosi. Il prurito e il bruciore possono essere sia interni che esterni, coinvolgendo la vulva e la mucosa vaginale.
    • Secrezioni anomale: la natura delle secrezioni vaginali può variare in base al tipo di infezione:
    • Candidosi vaginale: secrezioni biancastre, dense e cremose, simili alla ricotta;
    • Vaginosi batterica: secrezioni grigiastre o bianche con un odore pungente;
    • Tricomoniasi: secrezioni schiumose di colore giallo-verdastro.
    • Odore sgradevole: spesso descritto come “odor di pesce”, è un sintomo caratteristico della vaginosi batterica e della tricomoniasi.
    • Dolore durante la minzione o i rapporti sessuali: può essere indicativo di un’infezione della mucosa vaginale, ed è comune in varie infezioni.
    • Rossore e gonfiore nell’area intima: questi segni possono indicare una reazione irritativa o infettiva e accompagnano spesso altri sintomi più specifici.

    Per gli uomini, i sintomi delle infezioni intime sono spesso meno specifici ma possono includere:

    • Prurito e bruciore: può verificarsi sia sul glande che lungo il pene.
    • Dolore e disuria: il dolore durante la minzione è un sintomo comune della balanite, ma può anche indicare un’infezione di altra origine.
    • Secrezioni uretrali: sebbene meno comuni, alcuni uomini possono sviluppare secrezioni anomale dall’uretra, specialmente in caso di infezioni batteriche.
    • Rossore e gonfiore: come nelle donne, anche gli uomini possono manifestare rossore e gonfiore nella zona genitale.

    Sia negli uomini che nelle donne, le perdite ematiche, sebbene rare, possono indicare complicazioni legate a infezioni non adeguatamente trattate, ma spesso sono più indicative di patologie di altra origine (ad esempio, calcoli renali o polipi uterini).

    In caso di bruciore intimo interno senza prurito, invece, è possibile che si tratti di infezioni genito-urinarie, come la cistite, che rientrano nella categoria delle infezioni delle vie urinarie (IVU) piuttosto che in quella delle infezioni intime.

Diagnosi e trattamento delle infezioni intime

  • ​Una diagnosi medica accurata è essenziale per capire se si ha un’infezione intima nell’uomo e nella donna e per stabilire il trattamento più adeguato. Dato che i sintomi possono essere simili tra le diverse condizioni, è cruciale rivolgersi a uno specialista.

    Di solito, la prognosi viene effettuata da un ginecologo o un urologo, che eseguirà una visita ginecologica o una visita andrologica durante la quale valuterà i sintomi e preleverà campioni di secrezioni vaginali o uretrali per l’analisi di laboratorio, al fine di identificare l’agente patogeno responsabile. 

    Tra gli esami diagnostici comuni rientrano:

    • Tampone vaginale o uretrale: utilizzato per raccogliere campioni direttamente dai genitali per una diagnosi più accurata.
    • Coltura microbiologica: per identificare il patogeno specifico.
    • Test del pH vaginale: per rilevare squilibri nella flora vaginale.
    • Esami del sangue: per valutare infezioni sistemiche e la risposta infiammatoria.
    • Test molecolari: come la PCR, per identificare con precisione l’agente patogeno.

    Stabilita l’origine dell’infezione intima, il trattamento sarà mirato in base al tipo di agente patogeno identificato. Ecco una panoramica delle opzioni terapeutiche:

    • Antifungini, utilizzati per le infezioni da funghi, come la candidosi. Possono essere somministrati in diverse forme come creme o gel, compresse orali o supposte vaginali.
    • Antibiotici in compresse o spalmabili, prescritti per le infezioni batteriche, come la vaginosi batterica o gonorrea.
    • Antiprotozoari, utilizzati per trattare infezioni parassitarie, come la tricomoniasi. Questi farmaci possono essere somministrati sia in compresse che in supposte per un’azione più localizzata.

    In alcuni casi, il trattamento può combinare diverse modalità di somministrazione per ottimizzare e garantirne l’efficacia contro l’infezione. Accanto alla terapia medica, è cruciale seguire adeguate pratiche di igiene per le parti intime infiammate. Si consiglia di utilizzare acqua tiepida e un detergente delicato specifico per l’igiene intima, evitando spugne e salviette che potrebbero causare ulteriori irritazioni.

    Infine, alcuni rimedi casalinghi possono essere utili per alleviare i sintomi fastidiosi delle infezioni intime. Ad esempio, per la vaginosi batterica, rimedi naturali “della nonna” come lavarsi con acqua tiepida e bicarbonato possono offrire sollievo, mentre l’olio di borragine può aiutare a calmare il prurito. Inoltre, l’assunzione di integratori probiotici e una dieta povera di zuccheri e ricca di fibre, verdure e yogurt, possono sostenere la salute intestinale e del sistema immunitario.

    Tuttavia, è fondamentale utilizzare questi rimedi e apportare modifiche allo stile di vita solo sotto la supervisione del proprio medico curante.

Salute intima: prevenzione e buone pratiche contro le infezioni

  • ​Se non adeguatamente gestite, le infezioni intime possono evolversi in problematiche più gravi, come dolore cronico, diffusione dell’infezione ad altre aree del corpo e complicazioni riproduttive a lungo termine. È quindi essenziale capire se si ha un’infezione intima per poter intervenire tempestivamente.

    Rivolgersi a un medico ai primi segni di disagio o alterazioni è fondamentale per una diagnosi precoce e per evitare la trasmissione delle infezioni ad altre persone o partner. Inoltre, ci sono alcune buone pratiche che rappresentano la prima linea di difesa contro le infezioni intime, tra cui:

    • Igiene intima quotidiana e attenzione alle situazioni a rischio;
    • Utilizzare saponi delicati e prodotti che non alterano l’equilibrio del pH intimo;
    • Evitare il contatto prolungato con costumi o indumenti bagnati;
    • Optare per biancheria intima in cotone che favorisce la traspirazione e riduce l’umidità;
    • Praticare sesso protetto per prevenire la trasmissione delle infezioni sessualmente trasmissibili.

    Adottando queste misure preventive e rimanendo informati sui segnali di allarme, è possibile prevenire molte delle infezioni più comuni.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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