Risonanza magnetica alla coscia come si svolge e cosa vede?
Questo esame verifica l’esistenza di patologie legate alla
coscia (tratto dell'arto inferiore compreso tra l'anca e il ginocchio) ed è una
risonanza muscolo-scheletrica, lo
specialista la esegue per valutare eventuali lesioni a muscoli, tendini e
legamenti.
La Risonanza Magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini non invasiva. Con l’utilizzo di un campo magnetico di elevata intensità e onde di radiofrequenza, si acquisiscono immagini tridimensionali delle strutture anatomiche e si sfruttano processi biochimici. La ricostruzione delle immagini è in funzione del legame biochimico delle molecole. Questo comporta un’altissima risoluzione di contrasto.
Il paziente viene valutato nella posizione che consente il
migliore studio della parte anatomica interessata.
Questa tecnica è in grado di individuare lesioni a carico di
tendini e muscoli o delle strutture scheletriche e fibrocartilaginee, inoltre
rappresenta un valido aiuto nella diagnosi e nel monitoraggio di patologie
infettive, infiammatorie e oncologiche.
La risonanza magnetica alla coscia non comporta l’utilizzo
di radiazioni ionizzanti. È un esame non invasivo e non pericoloso. I pazienti
che portano pacemaker, dispositivi ad attivazione magnetica (elettrodi e
neurostimolatori) e protesi, devono confrontarsi con il proprio medico. La
risonanza magnetica è sconsigliata nei primi due mesi di gravidanza.
Preparazione Rmn Coscia Sx [88.94.1]
preparazione rmn coscia sx
presentarsi 15 minuti prima dell'orario di prenotazione per eseguire l'accettazione e portare precedenti esami eseguiti.
per effettuare l'esame e' necessario essere in possesso della richiesta medica da presentare al momento dell'esecuzione dell'esame.
contrindicazioni assolute all’esecuzione dell’esame:
il paziente non può fare l’esame se portatore di pace maker o defibrillatore interno, protesi cocleari (orecchio interno), neuro stimolatori o stimolanti di crescita ossea, protesi oculari magnetiche frammenti metallici intraoculari, anemia falciforme, reperi metallici per radioterapia.
controindicazioni relative all’esecuzione dell’esame
(fornire documentazione di compatibilità magnetica da parte della struttura che ha effettuato l’intervento)
necessaria valutazione medica o avvertenze se paziente portatore di clips vascolari cerebrali (aneurisma), protesi o viti ortopediche, protesi al cristallino, protesi otologiche (orecchio medio), espansioni mammarie, impianti oculari (punti retinici), punti metallici da pregresso intervento, schegge metalliche, proiettili, cateteri di derivazione spinale o ventricolare, cateteri di swan-ganz, filtri vascolari, stent, spirale intrauterina (iud) diaframma contraccettivo, tatuaggi estesi, claustrofobia, pompe impiantabili per infusione di farmaci.
prima di effettuare l’esame occorre lasciare nello spogliatoio:
-lenti a contatto (possono deformarsi), dentiere, corone temporanee mobili, apparecchi per l’udito
-tutti gli oggetti metallici: telefonino, orologio, occhiali, chiavi, monete, forcine, bottoni metallici, cinture
-tutti i tesserini magnetici: carte di credito, bancomat, schede telefoniche.
-i cosmetici del volto con polveri ferromagnetiche (possono disturbare l’esame).
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.