Risonanza magnetica al piede cosa vede?
La Rmn al piede con MdC verifica l’esistenza di patologie legate al
piede sinistro o destro (segmento terminale degli arti inferiori) ed è una risonanza muscolo-scheletrica, lo specialista la
esegue per valutare eventuali lesioni a muscoli, tendini e legamenti; nello
specifico può essere utilizzata per diagnosticare patologie quali: tendiniti,
tenosinoviti, lesioni della fascia plantare (la comune fascite associata o meno
a spina calcaneare, le fibromatosi plantari, xantomi, le rotture post
traumatiche), affezioni flogistico-degenerative del tendine di Achille, le
cause di sindrome del tunnel tarsale, osteiti, lesioni da sovraccarico, granulomi
o nodulazioni reumatoidi e identificazione del neuroma di Morton.
La Risonanza Magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini non invasiva.
Con l’utilizzo di un campo magnetico di elevata intensità e onde di radiofrequenza, si acquisiscono immagini tridimensionali delle strutture anatomiche e si sfruttano processi biochimici. La ricostruzione delle immagini è in funzione del legame biochimico delle molecole. Questo comporta un’altissima risoluzione di contrasto. La risonanza al piede è una risonanza articolare come quella alla colonna vertebrale, al ginocchio, alla caviglia, ecc.
Il paziente viene valutato nella posizione che consente il
migliore studio della parte anatomica interessata.
Questa tecnica è in grado di individuare lesioni a carico di
tendini e muscoli o delle strutture scheletriche e fibrocartilaginee, inoltre
rappresenta un valido aiuto nella diagnosi e nel monitoraggio di patologie
infettive, infiammatorie e oncologiche.
Controindicazioni:
La risonanza magnetica al piede non comporta l’utilizzo di
radiazioni ionizzanti. È un esame non invasivo e non pericoloso. I pazienti che
portano pacemaker, dispositivi ad attivazione magnetica (elettrodi e
neurostimolatori) e protesi, devono confrontarsi con il proprio medico. La
risonanza magnetica è sconsigliata nei primi due mesi di gravidanza.
Il mezzo di contrasto è una sostanza (che contiene elementi come ad es. lo iodio, in grado di
assorbire le radiazioni ) che consente di creare un contrasto tra organi e
strutture di densità uniforme, così da modificare il modo in cui una regione
analizzata appare in una immagine medica. Il mezzo di contrasto iniettato
percorre le vene e le arterie dell’organismo per finire anche negli organi e
nei tessuti.
Mezzo di contrasto effetti collaterali e come smaltirlo? I mezzi di
contrasto, in particolare quelli iodati, possono causare reazioni avverse od
effetti collaterali di vario tipo e di diversa gravità. Il contrasto viene
eliminato completamente in poche ore dalla somministrazione.
Rmn Piede con MdC: quanto costa?
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Domande Frequenti su Rmn Piede con MdC
La Risonanza Magnetica del piede con MdC è indicata per diagnosticare patologie come tendiniti, lesioni della fascia plantare, infiammazioni del tendine di Achille, sindrome del tunnel tarsale, osteiti o neuroma di Morton. È utile per rilevare lesioni muscolari, tendinee e scheletriche o per monitorare patologie oncologiche e infettive.
La Risonanza Magnetica è controindicata per i pazienti con pacemaker, protesi cocleari, neurostimolatori, protesi oculari magnetiche o frammenti metallici intraoculari. È sconsigliata nei primi due mesi di gravidanza e richiede una valutazione medica per chi ha dispositivi metallici o impianti.
L’esame dura circa 30-40 minuti. È necessario essere a digiuno da almeno 8 ore e non bere nelle 2 ore precedenti. È richiesto un esame del sangue per valutare la funzionalità renale e portare eventuali referti precedenti. Durante l’esame, bisogna rimuovere oggetti metallici come gioielli, cinture e schede magnetiche.
Preparazione Rmn Piede con MdC
richiesta medica obbligatoria
per effettuare l'esame e' necessario essere in possesso delle analisi del sangue (creatinina), essere digiuni da almeno 8 ore, non bere da almeno 2 ore, portare i referti di esami simili svolti in precedenza (eco, rx, rmn)
il paziente non può fare l’esame se portatore di pace maker o defibrillatore interno, protesi cocleari (orecchio interno), neuro stimolatori o stimolanti di crescita ossea, protesi oculari magnetiche frammenti metallici intraoculari, anemia falciforme, reperi metallici per radioterapia.
controindicazioni relative all’esecuzione dell’esame (fornire documentazione di compatibilità magnetica da parte della struttura che ha effettuato l’intervento)
necessaria valutazione medica o avvertenze se paziente portatore di clips vascolari cerebrali (aneurisma), protesi o viti ortopediche, protesi al cristallino, protesi otologiche (orecchio medio), espansioni mammarie, impianti oculari (punti retinici), punti metallici da pregresso intervento, schegge metalliche, proiettili, cateteri di derivazione spinale o ventricolare, cateteri di swan-ganz, filtri vascolari, stent, spirale intrauterina (iud) diaframma contraccettivo, tatuaggi estesi, claustrofobia, pompe impiantabili per infusione di farmaci.
prima di effettuare l’esame occorre lasciare nello spogliatoio: -lenti a contatto (possono deformarsi), dentiere, corone temporanee mobili, apparecchi per l’udito -tutti gli oggetti metallici: telefonino, orologio, occhiali, chiavi, monete, forcine, bottoni metallici, cinture -tutti i tesserini magnetici: carte di credito, bancomat, schede telefoniche. -i cosmetici del volto con polveri ferromagnetiche (possono disturbare l’esame).
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.