Risonanza magnetica colonna sacrococcigea cos’è e quanto dura?
Il paziente viene fatto accomodare sul lettino e viene invitato a rimanere immobile per tutta la durata dell’esame (circa 30 minuti). Il lettino entra all’interno del macchinario, dove viene applicato un campo magnetico a elevata intensità al quale gli atomi, che costituiscono il corpo umano e che acquistano energia, si orientano. Una volta disattivato il campo, gli atomi rilasciano l’energia ed emettono un segnale, per poi tornare al consueto orientamento. Il segnale viene captato dal sistema, che procede poi all’elaborazione delle immagini. L'esame può richiedere la somministrazione di un mezzo di contrasto; Per la buona riuscita della risonanza magnetica è fondamentale che il paziente rimanga immobile.
La Risonanza Magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini non invasiva. Con l’utilizzo di un campo magnetico di elevata intensità e onde di radiofrequenza, si acquisiscono immagini tridimensionali delle strutture anatomiche e si sfruttano processi biochimici. La ricostruzione delle immagini è in funzione del legame biochimico delle molecole. Questo comporta un’altissima risoluzione di contrasto.
Questa risonanza consente di ottenere immagini del tratto sacrococcigeo della colonna vertebrale e dell’articolazione che congiunge l'apice del sacro alla base del coccige con i relativi legamenti; è una risonanza muscolo-scheletrica.
Risonanza magnetica colonna sacrococcigea a cosa serve e cosa vede?
Questa tecnica rappresenta un valido aiuto nella diagnosi e nel monitoraggio di patologie infettive, infiammatorie e oncologiche. La risonanza magnetica della colonna sacrococcigea non comporta l’utilizzo di radiazioni ionizzanti. È un esame non invasivo e non pericoloso.
I pazienti che portano pacemaker, dispositivi ad attivazione magnetica (elettrodi e neurostimolatori) e protesi, devono confrontarsi con il proprio medico. La risonanza magnetica è sconsigliata nei primi due mesi di gravidanza.
Il mezzo di contrasto è una sostanza (che contiene elementi come ad es. lo iodio, in grado di assorbire le radiazioni ) che consente di creare un contrasto tra organi e strutture di densità uniforme, così da modificare il modo in cui una regione analizzata appare in una immagine medica.Il mezzo di contrasto iniettato percorre le vene e le arterie dell’organismo per finire anche negli organi e nei tessuti.
Mezzo di contrasto effetti collaterali e come smaltirlo?
I mezzi di contrasto, in particolare quelli iodati, possono causare reazioni avverse od effetti collaterali di vario tipo e di diversa gravità. Il contrasto viene eliminato completamente in poche ore dalla somministrazione.
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Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
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