La mammografia monolaterale (screening per i tumori alla mammella) è un esame per la prevenzione del tumore della mammella e consente di rilevare lesioni mammarie in fase precoce, che si presentano sotto forma di opacità nodulari a margini irregolari, microcalcificazioni polimorfe, oppure aree di distorsione strutturale. Per questo esame si utilizzano radiazioni ionizzanti, ma le tecniche recenti permettono di utilizzarne una dose estremamente bassa.
In radiologia la tecnica di diagnostica per immagini utilizzata si basa sull’interazione tra un fascio di fotoni (raggi X) diretti da una sorgente verso un ricettore, e la materia interposta (corpo biologico). Gli atomi del corpo impediscono ai fotoni di raggiungere il ricettore, riproducendo dunque un’immagine fedele del corpo, in “negativo”.
Mammografia quando farla e ogni quanto?
Si consiglia di iniziare a sottoporsi a mammografia a partire dall’età di 40 anni, quando la struttura mammaria, modificandosi gradualmente, diventa sempre meno ricca di componente ghiandolare e sempre più ricca di tessuto adiposo.
Mammografia come si fa?
La mammografia, è uno strumento diagnostico sicuro, che permette di studiare la mammella a “strati” e tutto questo si traduce in un grande vantaggio in particolare per i seni difficili da leggere. Permette inoltre di ricostruire immagini volumetriche della mammella a partire da un numero di proiezioni bidimensionali a bassa dose, ottenute con angolazioni diverse del tubo radiogeno.
È consigliabile adoperare abiti comodi e bisogna ricordarsi di non indossare oggetti metallici (collane, anelli, piercing). La mammografia non è dolorosa né invasiva, non fa male ed è di breve durata. In caso di gravidanza è necessario mettere al corrente il personale.
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Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
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