Riconoscere la bronchite: tutti i sintomi

Scopri cos'è la bronchite e come si manifesta, le cause, tutti i sintomi, le modalità di diagnosi, trattamento e prevenzione.

Cos’è la bronchite e le sue forme

  • ​La bronchite è un’affezione bronchiale, ovvero una patologia delle vie respiratorie che si manifesta come un’infiammazione dei bronchi, i condotti che portano l’aria ai polmoni. La bronchite può colpire persone di tutte le età, ma risulta particolarmente comune negli adulti tra i 25 e i 70 anni.

    La bronchite si verifica quando i bronchi si irritano e infiammano, causando una produzione eccessiva di muco che ostacola il normale flusso di aria nei polmoni. Tale patologia può avere origine virale, batterica o essere associata a condizioni particolari come il reflusso gastroesofageo e le allergie.

    Esistono due principali forme di bronchite, ciascuna con caratteristiche distinte:

    • Bronchite acuta: spesso associata a raffreddori o influenze stagionali. Questa forma temporanea tende a risolversi entro due o tre settimane. I sintomi iniziali, come tosse secca, mal di gola e affaticamento, possono facilmente essere scambiati per quelli di un comune raffreddore.
    • Bronchite cronica: è una condizione più grave e prolungata, caratterizzata da una tosse con produzione di catarro persistente per almeno tre mesi all’anno, per due anni consecutivi.

    La bronchite acuta tende a manifestarsi più frequentemente negli anziani, mentre quella cronica è più comune tra gli adulti di età compresa tra 44 e 65 anni, specialmente tra i fumatori o ex fumatori, coloro esposti ad alti livelli di inquinamento e chi è soggetto a frequenti infezioni respiratorie. Tuttavia, anche i più giovani non sono immuni dalle diverse forme di bronchite.

Le cause della bronchite

  • ​Le cause della bronchite variano in base alla sua forma. La bronchite acuta è principalmente causata da infezioni virali, come il virus dell’influenza, il virus respiratorio sinciziale e i rhinovirus, che si diffondono facilmente, soprattutto durante l’inverno. In alcuni casi, un’infezione batterica secondaria può sommarsi alla bronchite acuta, complicandola.

    La bronchite cronica, invece, deriva da un’esposizione prolungata a sostanze irritanti delle vie respiratorie. Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio, ma anche l’inquinamento atmosferico, il fumo passivo e le polveri industriali possono contribuire allo sviluppo della malattia. In alcuni casi, condizioni preesistenti come l’asma allergico o il reflusso gastroesofageo possono aggravare la bronchite e favorirne la cronicizzazione.

    La bronchite è contagiosa quando causata da virus, e può diffondersi facilmente per via aerea, specialmente in ambienti chiusi.

    Conoscere l’eziologia e individuare i sintomi della malattia in modo tempestivo può aiutare a intervenire precocemente, riducendo il rischio di complicazioni, specialmente nelle fasce più vulnerabili della popolazione, come bambini e anziani.

I sintomi della bronchite: riconoscerli per agire tempestivamente

  • I sintomi della bronchite possono variare sensibilmente a seconda della forma della malattia. Tuttavia, ci sono alcuni sintomi comuni che possono manifestarsi sia nella bronchite acuta che in quella cronica, sebbene con intensità e durata differenti:

    • Tosse persistente: è il segno distintivo della bronchite. Nella forma acuta, la tosse inizia solitamente come secca e successivamente produce muco. Nella forma cronica, la tosse è accompagnata subito da abbondante produzione di muco. È possibile che in alcuni si manifesti una bronchite senza tosse, in particolare se associata a eventi irritativi, come reflusso gastroesofageo.
    • Espettorazione di muco e bronchite catarrale: il muco espulso con la tosse può variare di colore. Il catarro verde è uno dei sintomi indicativi della bronchite batterica (bronchite catarrale), mentre il catarro bianco o giallastro è un sintomo tipico della bronchite virale.
    • Respiro sibilante: in tutte le bronchiti il restringimento delle vie aeree provoca solitamente una respirazione sibilante, più percettibile durante l’espirazione.
    • Sensazione di oppressione toracica: i pazienti affetti da forma acuta o cronica riferiscono spesso una sensazione di pesantezza o pressione sul petto, simile a una morsa.
    • Affaticamento: la lotta del corpo contro l’infezione o l’infiammazione comporta spesso una forte stanchezza, soprattutto nei casi prolungati di bronchite cronica.
    • Febbre: anche se una leggera febbre può accompagnare la bronchite acuta, è possibile avere bronchite senza febbre tra i sintomi in entrambe le forme della malattia. Questo è particolarmente comune nella bronchite causata da reflusso gastroesofageo o in quella cronica dovuta a fattori irritanti.

    Oltre a questi sintomi generali, la bronchite può manifestarsi in modi diversi a seconda dell’età e di eventuali condizioni sottostanti, ad esempio:

    • Sintomi bronchite negli adulti: la malattia può causare tosse persistente, respiro affannoso e, in alcuni casi, febbre lieve. Nei casi più gravi, a causa della frequenza e intensità della tosse, potrebbe subentrare dolore al petto o una sensazione di fastidio ai polmoni. Questo sintomo può anche estendersi provocando dolore alla schiena.
    • Sintomi bronchite nei bambini e neonati: nei bambini, i sintomi possono essere senza febbre e più difficili da distinguere, perché possono confondersi con altre comuni infezioni respiratorie come il raffreddore. Nei neonati, può essere presente una tosse meno intensa ma delle difficoltà respiratorie evidenti.
    • Sintomi bronchite da reflusso: questa forma, meno comune e spesso sotto diagnosticata, si verifica quando il reflusso acido irrita le vie respiratorie. Generalmente è presente tosse, soprattutto notturna, e bruciore di stomaco con una sensazione di “gola irritata”. Di solito, non è associata a febbre, ma i sintomi possono peggiorare dopo i pasti o quando si è sdraiati.
    • Sintomi bronchite allergica e asmatica: in chi è soggetto a forti allergie, un episodio di bronchite può essere scatenato da una crisi d’asma, includendo tosse persistente, difficoltà respiratorie (dispnea) e broncospasmo, sia nei bambini che negli adulti. Il respiro sibilante è molto pronunciato e spesso accompagnato da una forte sensazione di oppressione toracica.
    • Sintomi bronchite da fumo: questa forma è comune tra fumatori ed ex fumatori. Il fumo di sigaretta irrita le vie aeree, causando tosse cronica con abbondante espettorazione di muco, che può essere particolarmente denso e scuro, soprattutto al mattino.

    Ma la bronchite è pericolosa?

    Nella sua forma acuta, di solito non lo è e tende a risolversi spontaneamente con il giusto riposo. La bronchite cronica, d’altro canto, se non gestita adeguatamente può portare a gravi complicazioni e rientrare nel complesso quadro clinico della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). Infine, la bronchite può essere confusa con altre patologie respiratorie, come la polmonite, che presenta sintomi simili.

    In caso di sospetta bronchite, è quindi consigliabile consultare il proprio medico per un’anamnesi accurata e un trattamento adeguato.

Diagnosi e trattamento della bronchite

  • ​La diagnosi e il trattamento della bronchite dipendono dalla forma della malattia (acuta o cronica) e dalla gravità dei sintomi. Una valutazione medica completa è fondamentale per gestire correttamente la bronchite ed escludere altre condizioni respiratorie potenzialmente gravi, come la polmonite o l’asma.

    Il processo diagnostico inizia generalmente con una visita pneumologica approfondita. Il medico raccoglie una dettagliata anamnesi clinica e conduce un esame fisico, valutando i sintomi di bronchite nel paziente. In alcuni casi, può essere necessario eseguire ulteriori test diagnostici per confermare la malattia e distinguerla da altre patologie respiratorie. Tra i principali esami troviamo:

    • Auscultazione: l’auscultazione con lo stetoscopio permette al medico di rilevare suoni respiratori anomali come sibili o rantoli, che indicano un’ostruzione o infiammazione delle vie aeree;
    • Radiografia del torace: questo test permette di visualizzare eventuali anomalie nella struttura dei polmoni, ed escludere altre patologie come la polmonite, la tubercolosi o il cancro polmonare;
    • Test di funzionalità polmonare: la spirometria e altri test della funzione polmonare vengono utilizzati per misurare la capacità respiratoria e valutare la presenza di ostruzioni bronchiali;
    • Esami del sangue e analisi del muco: gli esami del sangue possono rilevare marcatori di infezione e infiammazione. L’analisi del muco espulso può determinare se l’infezione è di natura virale o batterica.

    Il trattamento della bronchite varierà dunque a seconda del risultato diagnostico. Nella bronchite acuta, che per la maggior parte dei casi ha origine da infezioni virali e si risolve spontaneamente, le principali misure terapeutiche includono:

    • Riposo e idratazione: essenziali per aiutare il corpo a combattere l’infezione e per facilitare l’espettorazione del muco;
    • Farmaci da banco: antinfiammatori non steroidei (come ibuprofene) e sedativi della tosse possono essere utili per alleviare i sintomi. Gli antibiotici, invece, sono prescritti solo se vi è un’infezione batterica sovrapposta.

    Nella bronchite cronica, ovvero una condizione a lungo termine che richiede un trattamento continuo per alleviare i sintomi e prevenire le riacutizzazioni, le terapie solitamente includono:

    • Mucolitici: aiutano a fluidificare il catarro, rendendolo più facile da espellere;
    • Broncodilatatori e corticosteroidi: utilizzati per ridurre l’infiammazione e migliorare la capacità respiratoria, questi farmaci aiutano ad aprire le vie aeree;
    • Ossigenoterapia: nei casi più gravi, può essere necessario fornire ossigeno supplementare per migliorare i livelli di ossigenazione del sangue;
    • Cessazione del fumo: smettere di fumare è essenziale per rallentare la progressione della bronchite cronica. Programmi di supporto al fumo e l’uso di terapie sostitutive della nicotina possono migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.

Prevenzione: come ridurre il rischio di bronchite

  • ​La prevenzione della bronchite è possibile e, soprattutto nella sua forma cronica, richiede l’adozione di misure mirate.

    Smettere di fumare rimane l’intervento più importante per ridurre il rischio di contrarre diverse patologie del sistema respiratorio. Così come limitare l’esposizione a allergeni e sostanze chimiche irritanti è altrettanto cruciale; in ambienti a rischio, l’uso di mascherine protettive può fornire una barriera efficace contro queste sostanze dannose.

    Mantenere un sistema immunitario forte è un altro elemento chiave per prevenire la bronchite. Una dieta equilibrata e ricca di nutrienti, combinata con una regolare attività fisica, contribuisce a rafforzare le difese immunitarie, rendendo l’organismo meno suscettibile alle patologie respiratorie di tipo infettivo e infiammatorio.

    In aggiunta, poiché la bronchite acuta è spesso causata da virus influenzali, la vaccinazione antinfluenzale rappresenta una protezione utile contro le infezioni stagionali. Ridurre il rischio di queste infezioni riduce anche la possibilità che si evolvano in bronchite. Inoltre, una buona igiene personale, come lavarsi frequentemente le mani, può prevenire la diffusione di virus e batteri che provocano infezioni respiratorie.

    Per rispondere invece ad un dubbio comune, ovvero se si può uscire con la bronchite senza febbre, se i sintomi sono lievi e non c’è febbre, è generalmente possibile uscire, ma è consigliabile evitare luoghi affollati per non aggravare i sintomi o diffondere eventuali virus, specialmente in caso di bronchite virale.

    Prevenzione e consapevolezza sono fondamentali per un approccio efficace a qualsiasi malattia, poiché aiutano a ridurre il rischio di complicazioni e a migliorare la qualità della vita delle persone.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2021-05-18
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