Smettere di fumare è un processo difficile, soprattutto nelle prime 24 ore dall’ultima sigaretta e nei primi 4 giorni, quando i sintomi dell’astinenza sono più intensi. Tuttavia, questi sintomi tendono ad attenuarsi dalla prima settimana al primo mese, anche se sensazioni di malessere come stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione possono persistere per alcuni mesi. È importante sapere che il desiderio impellente di una sigaretta dura solo pochi minuti, quindi è possibile adottare strategie per distrarsi, come bere un bicchiere d’acqua, fare una passeggiata, chiacchierare con qualcuno, masticare una gomma o una caramella senza zucchero.
Smettere di fumare comporta numerosi benefici per la salute. Entro 20 minuti dalla fine dell’ultima sigaretta, la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono. Entro 12 ore, il livello di monossido di carbonio nel sangue diminuisce e torna a livelli normali, mentre entro 2-12 settimane, la circolazione del sangue migliora e le funzioni polmonari aumentano. Dopo un anno, il rischio di infarto diventa la metà di quello di un fumatore, e dopo 5-15 anni, il rischio di ictus diventa uguale a quello di un non fumatore. Entro 10 anni, il rischio di tumore ai polmoni diminuisce fino alla metà, e si riduce anche il rischio di tumori alla bocca, alla gola, all’esofago, alla vescica, alla cervice uterina e al pancreas. Smettere di fumare aumenta l'aspettativa di vita di almeno 10 anni a 30 anni, 9 anni a 40 anni, 6 anni a 50 anni e 3 anni a 60 anni.
Infine, smettere di fumare non solo fa bene a chi fuma ma anche a chi lo circonda. Protegge i bambini da esposizione al fumo, riducendo il rischio di molte malattie come malattie respiratorie, come l’asma, e infezioni alle orecchie (otiti). Riduce il rischio di impotenza, di avere difficoltà a concepire, di aborto spontaneo o di partorire bambini prematuri o con basso peso alla nascita.