Tiroide sintomi: come riconoscerli e quando consultare un medico

Sintomi di disfunzioni tiroidee e l'importanza di riconoscerli per agire tempestivamente

La funzione della tiroide

  • ​La tiroide è una ghiandola endocrina situata alla base del collo, appena sotto la laringe,ed è presente sia negli uomini che nelle donne. Ha una forma simile a una farfalla con due lobi laterali uniti da un istmo centrale. Sebbene piccola, la tiroide gioca un ruolo cruciale nel mantenere l'equilibrio metabolico dell’organismo. Attraverso la produzione e il rilascio di ormoni, regola molteplici processi fondamentali, influenzando la crescita, il metabolismo e la temperatura corporea.

    Ormoni prodotti dalla tiroide

    La tiroide produce due ormoni fondamentali per il metabolismo:

    • Tiroxina (T4): è l'ormone che la tiroide produce in maggiore quantità (circa il 90%). Tuttavia, da solo, è meno attivo. Una volta rilasciato nel corpo, viene convertito in un'altra forma più attiva, la T3, soprattutto nel fegato e in altri tessuti.
    • Triiodotironina (T3): è l'ormone realmente attivo, anche se la tiroide lo produce in quantità minori (circa il 10%). Il T3 ha un effetto più potente sul metabolismo, controllando funzioni come il consumo di energia, la temperatura corporea e il ritmo cardiaco.

    Entrambi questi ormoni influenzano quasi ogni cellula del corpo umano, regolando il metabolismo, ossia il processo attraverso cui il corpo converte il cibo in energia. La loro azione si estende anche al controllo del ritmo cardiaco, della respirazione, della digestione e dello sviluppo del sistema nervoso centrale.

    Il sistema di controllo della tiroide: come funziona il TSH

    La tiroide è controllata da un sistema di regolazione che funziona come un 'termostato' del corpo. Quando i livelli degli ormoni tiroidei (T3 e T4) nel sangue sono troppo bassi, una piccola ghiandola nel cervello, chiamata ipofisi, invia un segnale alla tiroide attraverso un ormone chiamato TSH (ormone tireostimolante). Questo segnale dice alla tiroide di produrre più ormoni. Al contrario, quando i livelli di T3 e T4 sono troppo alti, l'ipofisi riduce il rilascio di TSH, rallentando la produzione di ormoni tiroidei. Questo meccanismo aiuta a mantenere i livelli ormonali sempre equilibrati e sotto controllo.

    Impatto della disfunzione tiroidea

    Quando la tiroide funziona correttamente, produce ormoni in quantità giusta per regolare molte funzioni vitali. Tuttavia, se è ipoattiva (ipotiroidismo) o iperattiva (ipertiroidismo), i livelli di questi ormoni possono alterarsi, causando una serie di sintomi. Tra i più comuni ci sono cambiamenti nel peso corporeo, sbalzi nella temperatura corporea, alterazioni dell’umore e variazioni dei livelli di energia.

    • Ipotiroidismo: Quando la tiroide produce pochi ormoni, il metabolismo rallenta, portando a sintomi come stanchezza, aumento di peso, eccessiva sensibilità al freddo e depressione.
    • Ipertiroidismo: Se la tiroide è iperattiva, il metabolismo accelera, causando perdita di peso, nervosismo, sudorazione eccessiva e battito cardiaco rapido.

    L’importanza della tiroide si nota particolarmente in momenti chiave della vita, come lo sviluppo fetale e l'infanzia. Durante queste fasi, gli ormoni tiroidei sono essenziali per la crescita e lo sviluppo del cervello. Negli adulti, invece, questi ormoni influenzano il funzionamento del cuore, del sistema nervoso e la salute riproduttiva.

    Oltre a regolare il metabolismo, gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo importante in altre funzioni del corpo:

    • Temperatura corporea: Gli ormoni tiroidei aiutano a mantenere la temperatura corporea stabile, attivando il metabolismo e la produzione di calore.
    • Sistema nervoso: Sono fondamentali per lo sviluppo delle cellule nervose e il mantenimento delle funzioni cognitive, come la memoria e la concentrazione.
    • Funzione cardiaca: Regolano il ritmo del cuore e la forza con cui il cuore pompa il sangue, mantenendo la salute cardiovascolare.

Sintomi dei principali disturbi tiroidei

  • ​I problemi alla tiroide si manifestano con sintomi diversi, a seconda che la ghiandola funzioni troppo poco (ipotiroidismo) o troppo (ipertiroidismo). Ecco i segni più comuni per ciascun disturbo:

    Sintomi dell'ipotiroidismo (tiroide poco attiva)

    Quando la tiroide non produce abbastanza ormoni, il metabolismo rallenta, e questo può causare:

    • Stanchezza costante: ci si sente sempre affaticati, anche con riposo adeguato.
    • Aumento di peso: si tende a prendere peso senza cambiamenti nella dieta o nell'attività fisica.
    • Sensibilità al freddo: si percepisce un freddo costante, anche in ambienti caldi.
    • Pelle secca e capelli fragili: la pelle diventa secca e i capelli possono diventare più sottili o cadere.
    • Umore depresso: si può sperimentare depressione, apatia o difficoltà di concentrazione.
    • Cicli mestruali irregolari: nelle donne, il ciclo mestruale può diventare più abbondante o meno frequente.

    Sintomi dell'ipertiroidismo (tiroide iperattiva)

    Quando la tiroide produce troppi ormoni, il metabolismo accelera, provocando:

    • Perdita di peso inspiegabile: si perde peso anche mangiando normalmente.
    • Ansia e nervosismo: ci si sente spesso agitati o irritabili.
    • Battito cardiaco accelerato: il cuore può battere più velocemente o in modo irregolare (palpitazioni).
    • Sudorazione eccessiva: si tende a sudare di più e si è più sensibili al caldo.
    • Tremori alle mani: si possono notare leggere scosse o tremori.
    • Cicli mestruali irregolari: nelle donne, il ciclo può diventare meno abbondante o saltare del tutto.

Cause e fattori di rischio dei disturbi tiroidei

  • ​I disturbi della tiroide possono avere diverse cause, alcune legate a condizioni autoimmuni, altre a fattori ambientali o genetici. Ecco le principali cause e i fattori di rischio che possono portare a un malfunzionamento della tiroide:

    Ipotiroidismo

    Le principali cause dell'ipotiroidismo includono:

    • ​Tiroidite di Hashimoto: una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca per errore la tiroide, riducendo la sua capacità di produrre ormoni.
    • Carenza di iodio: lo iodio è essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei. Una dieta povera di iodio può portare a ipotiroidismo, anche se questa condizione è meno comune nei Paesi dove il sale è integrato con iodio.
    • Trattamenti per ipertiroidismo: la terapia con iodio radioattivo o la rimozione chirurgica di parte della tiroide possono ridurre la funzione della ghiandola, portando a ipotiroidismo.
    • Farmaci: alcuni farmaci, come il litio, utilizzato per il trattamento di disturbi mentali, possono interferire con la produzione di ormoni tiroidei.

    Ipertiroidismo

    Le cause più comuni di ipertiroidismo includono:

    • Morbo di Graves: un’altra malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca la tiroide, inducendola a produrre troppi ormoni.
    • Noduli tiroidei: piccoli noduli o masse sulla tiroide possono diventare iperattivi, producendo ormoni in eccesso.
    • Eccessiva assunzione di iodio: l’uso eccessivo di integratori di iodio o farmaci contenenti iodio può stimolare eccessivamente la tiroide.

    Fattori di rischio

    Alcuni fattori possono aumentare il rischio di sviluppare disturbi tiroidei:

    • Familiarità: avere parenti con disturbi alla tiroide aumenta il rischio di sviluppare ipotiroidismo o ipertiroidismo.
    • Sesso e età: le donne, soprattutto dopo i 60 anni, sono più a rischio di sviluppare problemi tiroidei.
    • Gravidanza: le donne possono sviluppare disfunzioni tiroidee dopo il parto (tiroidite postpartum).

Diagnosi e trattamenti per i disturbi tiroidei

  • ​La diagnosi di un disturbo alla tiroide inizia con un esame fisico e una valutazione dei sintomi, seguiti da test specifici per valutare la funzionalità della ghiandola. Ecco i principali esami e trattamenti per ipotiroidismo e ipertiroidismo:

    Esami diagnostici

    • Esame del sangue (TSH, T3, T4): il primo passo per diagnosticare una disfunzione tiroidea è l'esame del sangue che misura i livelli di TSH (ormone tireostimolante), T3 e T4. Se i livelli di TSH sono alti, indica che la tiroide non produce abbastanza ormoni (ipotiroidismo); se sono bassi, la tiroide potrebbe essere iperattiva (ipertiroidismo).

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    • Ecografia tiroidea: un'ecografia può essere utilizzata per visualizzare eventuali noduli o ingrossamenti della tiroide.

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    • Scintigrafia tiroidea: un esame di imaging che utilizza piccole dosi di iodio radioattivo per valutare l'attività della tiroide e identificare noduli che producono ormoni in eccesso.

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    • Scintigrafia Tiroidea

    • Dosaggio degli anticorpi tiroidei: nei casi di malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto o il morbo di Graves, il medico può prescrivere esami per rilevare la presenza di anticorpi che attaccano la tiroide.

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    Trattamenti per ipotiroidismo

    • Terapia ormonale sostitutiva: il trattamento standard per l’ipotiroidismo è l’assunzione quotidiana di levotiroxina, un ormone sintetico che sostituisce la tiroxina (T4) mancante. Questo farmaco permette di ripristinare i livelli normali di ormoni tiroidei e alleviare i sintomi.
    • Controlli regolari: è necessario monitorare i livelli ormonali nel tempo per aggiustare il dosaggio della terapia e garantire che sia efficace.

    Trattamenti per ipertiroidismo

    • Farmaci antitiroidei: vengono somministrati per ridurre la produzione di ormoni tiroidei. Questi farmaci, come il metimazolo, agiscono bloccando l'attività della tiroide.
    • Iodio radioattivo: questo trattamento distrugge parte della tiroide per ridurne l'attività, è un'opzione comune per trattare l'ipertiroidismo grave o i noduli iperattivi.
    • Chirurgia: in alcuni casi, può essere necessaria la rimozione di parte o di tutta la tiroide, soprattutto in presenza di noduli, gozzo di grandi dimensioni o tumori. Dopo la rimozione, il paziente dovrà assumere ormoni tiroidei sintetici per tutta la vita.
    • Betabloccanti: questi farmaci non trattano direttamente la tiroide, ma vengono prescritti per alleviare i sintomi come battito cardiaco accelerato e tremori.

Prevenzione e monitoraggio della tiroide

  • ​Il controllo regolare della funzionalità tiroidea è essenziale, soprattutto per le persone che presentano fattori di rischio o sintomi di disfunzione. Ecco alcuni consigli su come prevenire i disturbi tiroidei e monitorare la salute della ghiandola:

    Prevenzione dei disturbi tiroidei

    • Assunzione corretta di iodio: mantenere un giusto apporto di iodio attraverso la dieta è importante per il funzionamento della tiroide. Alimenti come pesce, latticini, e sale iodato sono fonti naturali di iodio.
    • Screening regolari: chi ha una predisposizione familiare, è sopra i 60 anni, o è stato esposto a fattori di rischio (come trattamenti radiologici al collo), dovrebbe effettuare controlli periodici della tiroide con esami del sangue e, se necessario, ecografie tiroidee.
    • Stile di vita sano: mantenere una dieta equilibrata e fare attività fisica regolare può aiutare a prevenire squilibri metabolici e sostenere la salute della tiroide.

    Quando fare un controllo alla tiroide?

    • Sintomi sospetti: se si notano sintomi come stanchezza cronica, variazioni di peso inspiegabili, ansia o palpitazioni, è consigliabile consultare il medico per un controllo della funzionalità tiroidea.
    • Monitoraggio durante la gravidanza: per le donne incinte o che pianificano una gravidanza, è importante verificare che i livelli di ormoni tiroidei siano nella norma, poiché la tiroide svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo del feto.
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2024-09-11
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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