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Scopri tutto sul bruxismo: cos'è, da cosa è causato e le possibili cure.
Con il termine bruxismo ci si riferisce a una patologia molto comune, che colpisce il 20-30% della popolazione adulta (25-45 anni) ma può coinvolgere anche i bambini, e che si manifesta attraverso una contrazione involontaria delle mascelle. Sono due le modalità in cui il disturbo si presenta più di frequente: esercitando pressione sulle arcate dentali (bruxismo statico) o digrignando i denti e causando uno sfregamento prolungato tra le due arcate dentali (bruxismo dinamico).
Inoltre, si distinguono due varietà di questa patologia, a seconda dell’arco della giornata in cui si manifesta: se si presenta di giorno, quando si è svegli, si parla di bruxismo diurno, mentre se il fenomeno si presenta di notte quando si dorme, si parla di bruxismo notturno.
Il bruxismo notturno tende a presentarsi sotto forma di episodi della durata di 5-10 secondi ciascuno, che si ripetono regolarmente durante la notte. Il bruxismo diurno, invece, generalmente si presenta negli stessi soggetti che soffrono anche di bruxismo notturno.
Infine, è possibile distinguere anche tra bruxismo primario, che interessa persone in salute, e bruxismo secondario che, invece, è causato dall’assunzione di sostanze e farmaci o dalla presenza di patologie specifiche.
Queste classificazioni sono importanti per comprendere le cause del bruxismo e i relativi sintomi associati. Il bruxismo, infatti, è un disturbo piuttosto comune le cui cause possono, però, essere molteplici. Riconoscerle e capirne i sintomi è di fondamentale importanza per la diagnosi e definire una cura.
Sebbene le cause del bruxismo non siano ancora del tutto chiare, si ritiene che alcuni fattori psicologici possano rivelarsi determinanti nella comparsa del disturbo, soprattutto in età infantile. In particolare, sembra che l’azione di stringere e digrignare i denti sia di notte che di giorno possa essere legata alla somatizzazione dell’ansia e dello stress, o a stati emotivi particolari.
Quando il bruxismo si presenta nei bambini è soprattutto di tipo notturno e può essere causato da stati d’ansia e stress legati, ad esempio, allo spannolinamento, ma anche ad altre cause non psicologiche come malocclusione, macroglossia e disturbi del cavo orale.
Nel bruxismo infantile notturno, inoltre, la causa può essere anche ricercata nel tentativo del bambino alleviare il dolore causato da mal di denti o da otiti.
Per gli adulti, invece, la patologia può avere anche cause neurologiche come:
Indipendentemente dai fattori scatenanti, i sintomi possono non essere sempre molto chiari, portando così a ritardi nella diagnosi. Infatti, nel bruxismo notturno i sintomi al risveglio potrebbero rivelarsi generici, come:
È stata anche notata una correlazione tra bruxismo e infiammazione della cervicale, questo perché l’atto di stingere i denti può causare la compressione dei nervi che si irradiano dalla base del collo.
Uno degli effetti più immediati del bruxismo è il danno ai denti. Questo può variare da lievi microfratture a una più grave usura del dente, nota come consunzione, che può indebolire significativamente la struttura dentale.
Inoltre, la costante pressione e sfregamento possono aumentare la sensibilità dentale e, nei casi più gravi, portare alla mobilità dei denti.
Oltre ai danni diretti ai denti, il bruxismo può causare una recessione delle gengive. Questo avviene quando il tessuto gengivale si ritira dalla sua posizione naturale attorno ai denti esponendo le radici, contribuendo a una maggiore sensibilità e potenzialmente ad altre complicazioni dentali.
Gli effetti del bruxismo si estendono anche alle articolazioni temporo-mandibolari (ATM), che collegano la mandibola al cranio. Queste articolazioni possono subire stress e tensioni eccessive a causa del continuo digrignamento e serramento dei denti, portando a problemi temporo-mandibolari. Questi possono includere dolore, difficoltà a masticare, acufene e persino un cambiamento nell'allineamento della mandibola.
Inoltre, qualsiasi lavoro dentale precedentemente effettuato può essere danneggiato a causa del bruxismo. Impianti, corone, ponti e protesi possono essere danneggiati o usurati prematuramente, comportando la necessità di riparazioni o sostituzioni.
Il bruxismo può essere anche associato a fenomeni di apnea ostruttiva notturna che, se non trattati, possono portare a complicazioni a lungo termine, come l'ipertensione e le cardiopatie.
Nei bambini, invece, il bruxismo infantile notturno può avere conseguenze sullo stato di attività del bambino. L’atto di digrignare i denti la notte può, infatti, portare a frequenti risvegli, che può determinare uno stato di sonnolenza al risveglio.
In termini di salute generale, il bruxismo può essere associato anche a emicrania cronica e dolore cronico orale o mandibolare. Il dolore continuo e la tensione possono ridurre la qualità della vita, causando disagio persistente e talvolta richiedendo interventi medici o terapie per il dolore.
Per diagnosticare il bruxismo, generalmente è sufficiente una visita odontoiatrica da parte di un dentista. Durante la visita, il dentista effettua un'attenta ispezione della salute dentale del paziente. Il focus principale è sul rilevare eventuali segni di usura o lesioni sui denti, così come stabilire la presenza di dolore o tensione a livello dei muscoli mandibolari.
Una volta effettuata la diagnosi di bruxismo, il medico provvederà a stabilire una cura. Nella maggior parte dei casi è necessario l’utilizzo di un bite dentale su misura, da indossare quando si dorme allo scopo di contrastare gli effetti del bruxismo notturno. Talvolta, a questo dispositivo si associa un trattamento dentale per lenire eventuali danni alla dentatura.
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Quando il bite da solo risulta insufficiente a risolvere la sintomatologia, il bruxismo può essere trattato con una cura di iniezioni di botox. La tossina botulinica, infatti, è in grado di interrompere il collegamento neuro-muscolare, impedendo la contrazione dei muscoli mandibolari, mettendo a riposo la muscolatura coinvolta e rendendola meno ipertrofica.
Per trattare i sintomi del bruxismo o evitare di serrare i denti durante il riposo notturno esistono alcuni rimedi naturali che vanno dai classici “rimedi della nonna” a quelli omeopatici.
Tuttavia, sebbene questi possano offrire un temporaneo sollievo, è importante notare che sono generalmente considerati misure palliative piuttosto che soluzioni definitive.
Per quanto riguarda i rimedi naturali, molti di questi si concentrano nell’eliminazione di alcune delle cause maggiori del bruxismo, soprattutto notturno: l’ansia e lo stress. Per questo motivo, per alleviare i sintomi del bruxismo o prevenirli spesso viene consigliato di praticare yoga, meditazione e respiro profondo, allo scopo di alleviare la tensione.
Inoltre, viene raccomandato di limitare il consumo di sostanze stimolanti come caffeina e alcol, che possono aggravare il bruxismo notturno. Come rimedio naturale al bruxismo è altresì consigliato il calore, tramite l’applicazione di borse dell'acqua calda o impacchi caldi sulla zona della mascella, che può anche offrire sollievo dal dolore e dalla tensione muscolare.
A livello omeopatico, alcune persone che soffrono di bruxismo, soprattutto di tipo notturno, provano sollievo con l’uso di sostanze a base di Belladonna, una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee che può avere un ruolo nel ridurre dolore e infiammazione.
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