Varicocele: cos’è e tutti i sintomi per riconoscerlo

Tutti i sintomi della varicocele e a chi rivolgersi per il trattamento tempestivo di questa problematica.

Varicocele: che cos'è?

  • ​Il varicocele è una dilatazione anomala delle vene che circondano i testicoli. Si tratta di una patologia che spesso si presenta senza sintomi e rappresenta una delle condizioni più comuni del sistema venoso maschile.

    Il varicocele è anche una delle principali​ cause di infertilità maschile, in quanto influisce sulla produzione e maturazione degli spermatozoi. Se non trattata adeguatamente, il disturbo può portare a complicazioni più importanti, come l’oligoastenoteratospermia, ovvero la diminuzione della percentuale di spermatozoi nel liquido seminale.

    Pur potendo insorgere a qualsiasi età, il varicocele è più frequente durante l’adolescenza e la giovinezza, periodi in cui i testicoli attraversano rapide fasi di crescita. Il fenomeno si manifesta prevalentemente al testicolo sinistro in circa il 90% dei casi, mentre meno frequentemente il varicocele interessa il testicolo destro o è bilaterale. La sede del disturbo si riflette anche nella distribuzione dei sintomi, quando presenti.

    In base alla visibilità e palpabilità delle vene dilatate, il varicocele si divide in:

    1. Varicocele di 1 grado: visibile solo tramite esami ecografici, come l'ecocolordoppler, e non è fisicamente rilevabile all’esame clinico;
    2. Varicocele di 2 grado: palpabile durante la manovra di Valsalva, una tecnica utilizzata per aumentare la pressione addominale tramite una forte espirazione a glottide chiusa (chiudendo naso e bocca);
    3. Varicocele di 3 grado: che ha tra i sintomi caratteristici la comparsa di varici palpabili anche senza manovre specifiche e risulta evidente durante l’esame clinico;
    4. Varicocele di 4 grado: il grado più severo, con sintomi caratteristici come gonfiore visibile dello scroto e dilatazione delle vene chiaramente percepibile sia a livello visivo che alla palpazione.

    Oltre al varicocele testicolare, esiste una forma simile che interessa prevalentemente le donne: il varicocele pelvico o sindrome da congestione pelvica, che solo raramente interessa il sesso maschile e provoca sintomi differenti rispetto al varicocele testicolare.

    Questa condizione è caratterizzata dalla dilatazione delle vene nella zona inferiore dell’addome o nella pelvi e si verifica nelle donne in età fertile o durante la gravidanza. Sebbene meno comune, può manifestarsi anche in menopausa o, raramente, prima della pubertà.

Varicocele: i sintomi a cui prestare attenzione

  • ​Il varicocele può essere spesso asintomatico. Tuttavia, quando si manifestano, i sintomi variano in base alla gravità e alla durata della condizione. I sintomi comuni di varicocele nell’uomo includono:

    • Dolore o pesantezza al testicolo destro o sinistro: spesso sordo e gravitativo, che tende a peggiorare durante il giorno, in posizione eretta e dopo sforzi fisici;
    • Gonfiore dello scroto o del testicolo: dovuto all’accumulo di sangue nelle vene dilatate;
    • Presenza di nodulo o rigonfiamento sopra al testicolo: sempre causato dalla dilatazione delle vene;
    • Alterazione delle dimensioni del testicolo o atrofia testicolare: che si presenta di dimensioni più piccole e in posizione più bassa rispetto a quello non coinvolto.

    In alcuni casi, altri sintomi del varicocele possono essere il dolore irradiato alla gamba o alla regione inguinale. Non esiste, invece, un collegamento diretto tra problemi di erezione o eiaculazione precoce e varicocele. 

Sintomi del varicocele nei bambini

  • ​Il varicocele può manifestarsi anche nei bambini, spesso in forma asintomatica o con sintomi più sfumati. Tuttavia, un medico professionista può notare alcune caratteristiche sintomatiche, come una maggiore lunghezza dello scroto e un colorito bluastro alla radice, che si accentua con la manovra di Valsalva.

    Sintomi del varicocele pelvico

    Il varicocele pelvico, quando presente nelle donne o nell’uomo, può manifestarsi con sintomi come:

    • Senso di pesantezza a livello delle pelvi: questo fastidio tende a peggiorare nelle ore serali o dopo essere stati in piedi a lungo e può dare una sensazione di pressione o peso nell’area pelvica;
    • Dolore pelvico cronico: il dolore persistente nella regione pelvica è uno dei sintomi più comuni, spesso descritto come un dolore sordo che può intensificarsi in diverse situazioni;
    • Congestione emorroidaria: l’aumento della pressione venosa può causare o aggravare le emorroidi, portando a fastidi aggiuntivi;
    • Disuria e urgenza urinaria: si manifesta con dolore o fastidio durante la minzione accompagnato da un frequente bisogno di urinare.

    Altri sintomi del varicocele pelvico nelle donne sono: dolore durante i rapporti sessuali (Dispareunia), ciclo mestruale partcolarmente doloroso (Dismenorrea) e senso di pienezza o gonfiore alla zona vulvare (congestione vulvare).

    Tuttavia, in alcuni casi anche il varicocele pelvico può essere asintomatico. 

Varicocele: cause e fattori di rischio

  • ​Nella maggior parte dei casi, il varicocele è di origine idiopatica, cioè si manifesta per cause non del tutto note. Una delle ipotesi più accreditate è che il varicocele sia dovuto a una debolezza congenita delle pareti delle vene testicolari e da un malfunzionamento delle valvole venose che normalmente facilitano il ritorno del sangue al cuore tramite la vena testicolare.

    In rari casi, però, il varicocele può essere di origine secondaria, cioè causato da fattori esterni, come la presenza di un tumore nella zona pelvica o addominale che comprime la vena testicolare, ostacolando il corretto deflusso del sangue e provocando un ristagno venoso.

    Anche il varicocele pelvico che interessa principalmente le donne ha cause simili.

    Nelle donne, infatti, si pensa che questa condizione sia legata a un malfunzionamento delle valvole all'interno delle vene pelviche. Questo può provocare un accumulo di sangue nei vasi sanguigni della pelvi.

    In alcuni casi, l'insufficienza venosa pelvica può essere dovuta anche a un’ostruzione venosa che impedisce al sangue di fluire liberamente verso il cuore, causando un ristagno nei distretti pelvici.

    Per quanto riguarda i fattori di rischio, ad oggi non ci sono abbastanza evidenze scientifiche per definirli con chiarezza. Tuttavia, potrebbero giocare un ruolo rilevante la genetica, l’età superiore ai 40 anni per quanto riguarda il varicocele secondario, e l’altezza elevata

Varicocele: diagnosi e trattamento

  • ​La diagnosi del varicocele avviene tramite visita urologica e specifici esami di imaging. I principali esami da svolgere per ottenere una diagnosi accurata sono:

    • Visita urologica: un esame fisico che permette al medico di rilevare la presenza di vene dilatate nello scroto;
    • Ecocolordoppler dei funicoli spermatici: un esame fondamentale per valutare il flusso sanguigno e la dilatazione delle vene, stabilendo il grado del varicocele;
    • Spermiogramma: che non diagnostica direttamente il varicocele, ma serve a valutare la qualità del liquido seminale per capire se la condizione ha compromesso la fertilità.

    Tutti questi esami possono essere eseguiti nelle strutture che fanno parte del network di Cupsolidale.

    Dalla homepage del portale è infatti possibile prenotare la prestazione sanitaria richiesta in modo semplice e rapido. Dopo aver selezionato la città e l’esame che si vuole effettuare, si accederà a un elenco di strutture disponibili nella zona e sarà possibile scegliere quella più idonea in base alle proprie necessità, come il prezzo della prestazione, le date e gli orari disponibili.

    Una volta accertata la diagnosi di varicocele, il trattamento e le eventuali cure dipendono dalla gravità della condizione e dai sintomi riportati. Esistono opzioni sia conservative che chirurgiche.

    La gestione conservativa è indicata per i varicoceli asintomatici o lievi. Prevede controlli periodici, farmaci per trattare eventuali sintomi e monitoraggio della situazione.

    La chirurgia, invece, si usa nei casi sintomatici o con problemi di fertilità. In questi casi è possibile ricorrere a interventi come la varicocelectomia, che prevede la legatura delle vene dilatate tramite un’incisione all’altezza dell'inguine, o la scleroembolizzazione, un intervento minimamente invasivo che cauterizza le vene dilatate e si esegue in anestesia locale. 

Varicocele: l'importanza del monitoraggio e della prevenzione

  • ​Il monitoraggio e la prevenzione del varicocele sono importanti per individuare precocemente il problema, evitare il peggioramento della condizione e ridurre i rischi di infertilità o di altre complicanze.

    Da questo punto di vista, mantenere uno stile di vita sano è sempre consigliato. Tuttavia, l’unica vera prevenzione per il varicocele consiste nello screening ecografico.

    Il varicocele, infatti, tende a manifestarsi già in età adolescenziale, spesso durante il periodo puberale o addirittura prepuberale. Infatti, poiché nella maggior parte dei casi il varicocele è asintomatico, può passare inosservato per anni.

    Lo screening ecografico permette quindi di individuare il varicocele prima che si manifestino eventuali sintomi o complicazioni, riducendo anche la necessità di un operazione chirurgica in età adulta.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2024-11-29
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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