Vitiligine: cause, diagnosi e trattamenti

Tutto sulla vitiligine: cos’è, le cause scatenanti e come intervenire per trattare questo disturbo cutaneo

Vitiligine: cos’è e come si presenta

  • ​La vitiligine è un disturbo della pigmentazione cutanea, caratterizzato dalla comparsa di macchie ipocromiche (più chiare rispetto all’incarnato) o acromiche (tendenti al bianco) di varie dimensioni. Questo avviene a causa della mancanza di melanina, il pigmento prodotto dalle cellule melanociti che dà colore alla pelle.

    Le macchie di vitiligine sono facilmente riconoscibili perché, rispetto ad altri tipi di discromie, si presentano generalmente bianche con margini definiti, spesso più scuri rispetto alla pelle circostante. Il fenomeno diventa particolarmente evidente in estate, quando l’esposizione al sole accentua il contrasto tra la pelle sana e le chiazze depigmentate.

    Ma come inizia vitiligine? Essa può manifestarsi in diversi modi.

    Spesso, il primo segnale è la comparsa di piccole chiazze bianche nelle aree del corpo maggiormente esposte al sole, come mani, viso e braccia. In alcuni casi, si inizia con una vitiligine leggera che rimane stabile per anni, mentre in altri la progressione della depigmentazione è più rapida.

    Questo disturbo può presentarsi in diverse forme, che si distinguono principalmente dalla distribuzione delle chiazze sulla pelle:

    • Vitiligine non segmentale/bilaterale, che rappresenta circa il 90% dei casi. Le macchie bianche sono simmetriche e distribuite in modo speculare su entrambe le metà del corpo. Questa può essere ulteriormente suddivisa in generalizzata, acrofacciale, focale e mucosale.
    • Vitiligine segmentale, meno comune e comprende il 5-16% dei casi. Presenta macchie asimmetriche localizzate su una metà del corpo. Questa forma ha un esordio precoce, specialmente nei bambini, con una rapida progressione che si stabilizza in breve tempo.
    • Vitiligine mista, che generalmente inizia come la forma segmentale per poi evolvere verso la forma bilaterale.

    Ad oggi, si tratta di una malattia che colpisce circa lo 0,5-2% della popolazione mondiale, senza distinzione di sesso o etnia. Sebbene possa insorgere a qualsiasi età, circa il 50% dei casi si manifesta prima dei 20 anni, con una significativa incidenza in età pediatrica. Pur non essendo una malattia infettiva o dolorosa, la vitiligine può influire significativamente sulla salute psicologica dell’individuo.

    Approfondiamo perciò le cause della vitiligine, i sintomi, la diagnostica e i trattamenti attualmente disponibili.

Cause della vitiligine

  • La vitiligine è una malattia dermatologica complessa e multifattoriale, la cui patogenesi non è ancora completamente compresa. Tuttavia, la ricerca medica ha delineato diversi fattori che possono contribuire all’insorgenza di questa condizione, suggerendo tra le principali cause della vitiligine elementi genetici, immunitari, metabolici e ambientali che possono interagire tra loro.

    Fattori genetici

    La predisposizione genetica è una delle principali cause associate alla vitiligine, poiché circa il 20-30% delle persone affette dalla patologia ha un parente con la stessa condizione. Tuttavia, la componente familiare può influire anche in maniera indiretta, poiché è stato dimostrato che alcune varianti genetiche correlate possono aumentare il rischio di sviluppare la vitiligine. Ad esempio, alcune mutazioni nei geni coinvolti nella regolazione del sistema immunitario e nella funzione dei melanociti sembrano poter predisporre un soggetto alla malattia, anche se nessuno in famiglia è affetto da vitiligine.

    Fattori autoimmuni

    La teoria autoimmune della vitiligine viene supportata dalla frequente associazione con altre malattie autoimmuni. Circa il 20% dei pazienti con vitiligine presenta anche condizioni come la tiroidite autoimmune, l’anemia perniciosa, il diabete mellito di tipo 1 o la malattia di Addison. Sembra infatti che, in queste situazioni, il sistema immunitario attacchi erroneamente i melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina, portando alla depigmentazione di alcune aree cutanee.

    Fattori metabolici e stress ossidativo

    Tra le cause della vitiligine, ad oggi si studia anche il ruolo dello stress ossidativo nella patogenesi della condizione. L’accumulo di radicali liberi e perossido di idrogeno può danneggiare i melanociti, interferendo con la produzione di melanina. Questo fenomeno potrebbe essere correlato a disfunzioni metaboliche o endocrinologiche, come una ridotta attività dell’enzima tirosinasi, essenziale per neutralizzare il perossido di idrogeno.

    Stress ambientale e carenze nutrizionali

    Eventi stressanti, tra cui traumi fisici, scottature solari gravi, esposizione a sostanze chimiche, effetti collaterali da terapia farmacologica o stress psicologico intenso, possono agire come fattori scatenanti della vitiligine, specialmente nei soggetti predisposti. Anche le carenze nutrizionali, in particolare di vitamine e minerali essenziali per la salute della pelle – come la vitamina D, B-12 e il rame – sono state talvolta collegate alla vitiligine. La mancanza di questi nutrienti può infatti influenzare negativamente la salute dei melanociti e la produzione di melanina.

    La vitiligine non è quindi riconducibile a una sola causa. Trattandosi di una condizione complessa che deriva dall’interazione di molteplici fattori, la comprensione approfondita di questi elementi è oggi essenziale per favorire una diagnosi precoce della malattia, oltre che per sviluppare strategie di trattamento efficaci e migliorarne la gestione.

Sintomi e diagnosi della vitiligine

  • Le cause della patologia, il suo modo di presentarsi e la sua progressione possono variare notevolmente da persona a persona. Per questo motivo, è bene conoscere i sintomi più comuni della vitiligine che possono aiutare a identificarne la comparsa negli stadi iniziali:

    • Apparizione di piccole chiazze bianche sulla cute: possono apparire simmetricamente su entrambe le metà del corpo o asimmetricamente, aumentare o crescere nel tempo. Le prime parti colpite sono generalmente bocca, zona perioculare, mani, gomiti, braccia, ginocchia, piedi o zona genitale.
    • Sensibilità alla luce solare: le aree della pelle che presentano le macchie dovute dalla vitiligine risultano più suscettibili a scottature, a causa della mancanza di melanina.
    • Prurito ma assenza di sintomi dolorosi: soprattutto nelle fasi iniziali, la vitiligine può essere associata a leggero prurito nelle aree interessate, ma solitamente non provoca dolore fisico.
    • Mancanza di pigmento nella peluria: la vitiligine può causare uno sbiancamento prematuro o ingrigimento di capelli, ciglia, sopracciglia o barba.
    • Alterazioni nella pigmentazione degli occhi: in alcuni casi, si può manifestare un cambiamento nella pigmentazione della retina e dell’iride, senza tuttavia compromettere la vista.

    La vitiligine colpisce indifferentemente persone di ambo i sessi e, nella metà dei casi, si manifesta in giovane età. Essa può apparire anche nei bambini, spesso in forma segmentale, e tende a progredire rapidamente per poi stabilizzarsi. La diagnosi precoce di vitiligine nei bambini è cruciale per gestire la malattia e ridurne l’impatto psicologico, soprattutto in una fase delicata della crescita come l’infanzia.

    Sintomi comuni della malattia a parte, per diagnosticare la vitiligine e individuare le possibili cause (sia in giovane che in avanzata età), è necessario rivolgersi a un medico dermatologo. La diagnosi, che avviene tramite visita dermatologica, prevede una serie di passaggi sistematici per identificare e confermare la presenza della malattia, escludendo altre condizioni dermatologiche e definendo la forma del disturbo.

    Dopo un primo esame obiettivo della cute, il medico potrà decidere di proseguire con una serie di esami diagnostici più approfonditi, tra cui:

    • Luce di Wood: una luce ultravioletta che serve a evidenziare le chiazze bianche sulla pelle e permetterle di fotografarle in alta risoluzione.
    • Biopsia cutanea: viene prelevato un piccolo campione di pelle per un’analisi più dettagliata.

Vitiligine: trattamenti, cure e prospettive future

  • Molti di coloro affetti dal disturbo, sin dalle prime manifestazioni, si chiedono se la vitiligine può scomparire. Benché non si tratti di una condizione dolorosa o invalidante, infatti, la componente psicologica ha spesso un peso importante, tale da condizionare la vita sociale delle persone.

    Purtroppo, attualmente una guarigione completa è molto complessa a causa della natura ancora poco chiara del disturbo. Tuttavia, esistono diverse tecniche e trattamenti per la vitiligine finalizzati a rallentarne la progressione e migliorare l’aspetto della cute.

    Tra questi segnaliamo:

    • Fototerapia: il trattamento con luce UVB a banda stretta (NBUVB), comunemente nota come fototerapia, è uno dei trattamenti più efficaci per stimolare la produzione di melanina nelle aree depigmentate. Durante questa procedura, il paziente viene esposto a cicli di radiazioni UVB, personalizzati in base alla zona del corpo da trattare e al proprio fototipo.
    • Fototerapia PUVA: la tecnica combina l’uso di psoralene (un composto organico naturale fotosensibilizzante) con esposizione cutanea ai raggi ultravioletti UVA.
    • Trattamenti farmacologici: generalmente includono l’uso di corticosteroidi e inibitori della calcineurina topici, entrambi mirati a ridurre l’infiammazione e stimolare la ripigmentazione.
    • Terapia Immunosoppressiva: in alcuni casi specifici, possono essere utilizzati farmaci immunosoppressivi per modulare l’alterata risposta immunitaria che partecipa alla distruzione dei melanociti.
    • Medicina estetica e chirurgica: comprende la microfototerapia, la fototerapia con excimer laser, la depigmentazione per uniformare il colore della pelle, oltre al trapianto di melanociti e agli innesti cutanei.

    Esistono poi delle cure naturali per la vitiligine, che includono l’assunzione di integratori come vitamine B12, D, acido folico e antiossidanti per stimolare la pigmentazione cutanea. Tuttavia, è fondamentale consultare un medico dermatologo prima di utilizzare qualsiasi integratore o qualsiasi rimedio casalingo, come l’uso di oli essenziali ed erbe medicinali.

    Attualmente, la ricerca sulle cause vitiligine, e di conseguenza delle possibili cure, è in continua evoluzione. Gli studi correnti mirano a comprendere meglio i meccanismi patogenetici della malattia per sviluppare nuove opzioni terapeutiche che migliorino ulteriormente la prognosi e la cura del disturbo.

Prevenzione e gestione della vitiligine

  • ​Benché le cause della vitiligine siano ancora in gran parte da chiarire, è ormai noto come la componente genetica sia coinvolta nella sua insorgenza. Questo rende la prevenzione della vitiligine una sfida complessa, vista la sua natura ereditaria. Tuttavia, alcune buone abitudini possono influenzare positivamente il manifestarsi della condizione, tra cui:

    • Stile di vita sano: evitare il fumo e l’alcol, mantenere una dieta equilibrata può ridurre il rischio di comparsa o peggioramento della vitiligine.
    • Gestione dello stress: poiché la vitiligine è considerata anche una condizione psicosomatica, pratiche come la meditazione, l’esercizio fisico e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere utili.

    D’altra parte, gestire la vitiligine già presente richiede un approccio multidisciplinare più complesso che include anche:

    • Protezione della pelle: utilizzare creme solari ad ampio spettro con elevato SPF per proteggere le aree depigmentate dai danni dei raggi UV. Indossare abbigliamento protettivo e cercare riparo durante le ore di maggiore esposizione al sole.
    • Cura della pelle: applicare creme idratanti per prevenire la secchezza della pelle. Evitare prodotti irritanti e preferire detergenti delicati e privi di profumo.
    • Monitoraggio della condizione: tenere sotto controllo le chiazze depigmentate e segnalare eventuali cambiamenti al dermatologo.
    • Trattamenti e terapie specifiche: come menzionato precedentemente.
    • Camouflage cosmetico: l’utilizzo di fondotinta, correttori e autoabbronzanti può uniformare il tono della pelle, migliorando l’aspetto estetico e la fiducia in sé stessi.

    È bene sottolineare che la vitiligine, pur non essendo classificata come malattia invalidante dal punto di vista fisico, ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. Le alterazioni estetiche possono influenzare profondamente l’autostima e il benessere psicologico, comportando difficoltà nelle relazioni sociali e professionali. Il supporto psicologico e le strategie di coping possono essere cruciali nella gestione di questa patologia. Per tale motivo, il trattamento di questo disturbo viene spesso affiancato a periodiche visite psicologiche.

    Negli ultimi anni, fortunatamente, è emerso un movimento crescente che promuove l’accettazione e la celebrazione della diversità, anche di particolari condizioni cutanee come la vitiligine. Personaggi pubblici come Michael Jackson – che ha vissuto con la vitiligine per gran parte della sua vita – hanno svolto un ruolo significativo nella sensibilizzazione e divulgazione verso questa malattia.

Contenuti approvati dal Comitato Editoriale.
Data ultimo aggiornamento: 2024-06-14
Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.

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