Osmolarità plasmatica: Il test consente la valutazione dell’equilibrio idrico-salino dell’organismo, la comprensione della causa di bassi valori di sodio nel sangue e di diminuita o aumentata produzione di urina, la realizzazione del monitoraggio dell’efficacia del trattamento di patologie che influenzano l’osmolarità, stabilire un’intossicazione da alcol dovuta all’ingestione di tossine, quali metanolo, glicol etilenico, determinare la causa di diarrea cronica.
Il test dell’osmolarità plasmatica va eseguito nel caso in cui il paziente presenti sintomi quali sete eccessiva, confusione, mal di testa, nausea, letargia e in casi più gravi quali convulsioni e coma.
Aumenta in caso di disidratazione, iperglicemia, diabete mellito, ipernatriemia, uremia,
avvelenamento da alcol dovuto all’ingestione di etanolo, metanolo, glicoletilene o alcol isopropilico, ictus, trauma cranico, danno renale, terapia con mannitolo.
Diminuisce in caso di disidratazione eccessiva, iponatriemia, secrezione inappropriata di ADH
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale. Data ultimo aggiornamento: 2025-09-18