- La RMN lombosacrale è un esame non invasivo e indolore per diagnosticare mal di schiena e disturbi nervosi nella parte bassa della colonna vertebrale.
- Permette di identificare patologie come ernie discali, stenosi spinale, spondilolistesi, tumori e infiammazioni senza l’uso di radiazioni ionizzanti.
- Può essere eseguita con o senza mezzo di contrasto, a seconda dell’indicazione clinica.
- È importante una corretta preparazione e segnalazione di eventuali dispositivi metallici o condizioni particolari prima dell’esame.
- La prenotazione online consente di scegliere centri specializzati e ridurre i tempi di attesa per l’esecuzione della risonanza magnetica.
Indice dei contenuti
Che cos’è la Rmn Rachide Lombosacrale (Colonna Lombosacrale)?
La RMN del rachide lombosacrale è una risonanza magnetica focalizzata sul tratto inferiore della colonna vertebrale, che comprende:
- Vertebre lombari (L1–L5): sopportano gran parte del peso corporeo e sono coinvolte in movimenti come flessione, estensione e rotazione della schiena.
- Sacro: osso triangolare che si articola con l’ultima vertebra lombare (L5) e con il bacino.
- Coccige: porzione terminale della colonna, formata da piccole vertebre fuse.
Questo distretto – spesso indicato come colonna lombosacrale – è una zona cruciale, perché qui transitano strutture nervose importanti (radici dei nervi che vanno agli arti inferiori, vescica, intestino) e agiscono forze meccaniche significative legate a postura, sollevamento pesi, attività sportiva e lavoro manuale.
Come funziona la risonanza magnetica lombosacrale
Dal punto di vista tecnico, la risonanza magnetica (RMN):
- utilizza un potente campo magnetico che orienta gli atomi (soprattutto di idrogeno) presenti nel corpo
- applica impulsi di onde radio che modificano temporaneamente questo orientamento
- al termine degli impulsi, gli atomi rilasciano energia sotto forma di segnale, che viene captato dal sistema
- un computer elabora questi segnali e ricostruisce immagini tridimensionali ad alta risoluzione di contrasto.
Il grande vantaggio è la capacità di distinguere con precisione:
- tessuti molli (dischi intervertebrali, midollo spinale, nervi, muscoli, legamenti)
- strutture ossee (vertebre lombari, sacrali e coccigee)
- eventuali lesioni, infiammazioni, degenerazioni o tumori.
A differenza di radiografie e TAC, la RM rachide lombosacrale:
- non utilizza radiazioni ionizzanti
- può essere ripetuta nel tempo in sicurezza, se necessario
- offre un dettaglio molto maggiore sulle strutture nervose e discali.
A cosa serve la risonanza magnetica lombosacrale e quali patologie individua
La RMN colonna lombosacrale è uno strumento fondamentale per la diagnosi di numerose condizioni che causano:
- lombalgia persistente (mal di schiena in sede lombare)
- dolore irradiato alle gambe (sciatica o cruralgia)
- sintomi neurologici a carico degli arti inferiori.
In particolare, permette di evidenziare con grande precisione:
- Protrusioni ed ernie discali
- Stenosi del canale vertebrale
- Spondilolistesi
- Patologie degenerative del disco e delle articolazioni (discopatie, artrosi, artropatie interapofisarie)
- Fratture vertebrali (traumatiche o da fragilità, come nell’osteoporosi)
- Tumori vertebrali o spinali, metastasi e neuromi/neurofibromi
- Infezioni e infiammazioni (spondilodiscite, osteomielite, spondilite anchilosante, sacroileiti)
- Malformazioni congenite della colonna e del sacro
- Alterazioni del midollo spinale e delle radici nervose.
Protrusioni ed ernie del disco
Il disco intervertebrale è una sorta di “ammortizzatore” tra una vertebra e l’altra. Con il tempo o dopo sforzi/traumi può:
- deformarsi e sporgere leggermente (protrusione discale)
- rompere l’anello fibroso e fuoriuscire in parte (ernia discale).
La RM rachide lombosacrale è l’esame di scelta per:
- visualizzare con esattezza dimensioni e sede della protrusione/ernia
- valutare se comprime il sacco durale o le radici nervose, responsabili del dolore che scende lungo la gamba
- distinguere tra ernia contenuta e ernia espulsa o migrata.
Stenosi spinale lombare
La stenosi del canale vertebrale è un restringimento dello spazio che contiene midollo e radici nervose. Può essere dovuta a:
- artrosi
- ispessimento dei legamenti
- discopatie degenerative
- spondilolistesi.
La risonanza magnetica lombo-sacrale:
- misura con precisione lo spazio residuo del canale
- quantifica il grado di compressione nervosa
- aiuta a decidere se è sufficiente un trattamento conservativo o se valutare un intervento chirurgico.
Spondilolistesi
La spondilolistesi è lo scivolamento di una vertebra rispetto a quella sottostante. La RMN colonna lombosacrale:
- mostra lo scivolamento
- valuta eventuale compressione dei nervi
- studia i tessuti circostanti (dischi, legamenti, midollo).
Patologie infiammatorie e infettive
L’esame è molto utile nella diagnosi e nel monitoraggio di:
- spondilite anchilosante e altre patologie infiammatorie croniche
- sacroileiti (infiammazione delle articolazioni sacro-iliache)
- spondilodiscite e osteomielite (infezioni di vertebre e dischi).
In questi casi, spesso si utilizza la risonanza magnetica rachide lombosacrale con mezzo di contrasto, che evidenzia meglio le aree infiammate o infette.
Tumori, metastasi, neuromi
La RMN lombosacrale con e senza mezzo di contrasto consente di:
- identificare lesioni tumorali primitive o secondarie (metastasi)
- distinguere meglio i tessuti grazie al contrasto
- studiare neuromi e neurofibromi (tumori dei nervi)
- valutare lesioni midollari o meningeali.
Fratture vertebrali
La risonanza magnetica lombare:
- riconosce fratture recenti e fratture “vecchie”
- distinguere fratture traumatiche da fratture da osteoporosi
- valuta l’eventuale coinvolgimento del midollo spinale.
Quando il medico prescrive una RMN colonna lombosacrale
Non ogni mal di schiena richiede subito una risonanza magnetica. Di solito, la RM rachide lombosacrale viene prescritta quando:
- i disturbi persistono o peggiorano nonostante terapia analgesica, fisioterapia o altri trattamenti conservativi
- sono presenti sintomi neurologici importanti
- si sospettano patologie serie (ernie significative, stenosi, tumori, infezioni).
Sintomi che possono giustificare una risonanza magnetica lombosacrale
- lombalgia persistente o ricorrente
- dolore che si irradia alle gambe (sciatica, cruralgia)
- formicolio, intorpidimento, bruciore agli arti inferiori
- debolezza muscolare o difficoltà a muovere una gamba o il piede
- disturbi del controllo di vescica e intestino (urgenza, incontinenza o ritenzione urinaria, alterazioni dell’alvo)
- sospetto di ernia del disco, stenosi spinale o compressione del midollo/ delle radici nervose
- monitoraggio dopo un intervento chirurgico sulla colonna lombosacrale.
Categorie di pazienti per cui la RM lombosacrale è particolarmente utile
La risonanza magnetica colonna lombo-sacrale è di grande aiuto in diverse situazioni:
- Pazienti con dolore lombare cronico o acuto che non migliora con i trattamenti di base.
- Sportivi (soprattutto discipline ad alto impatto) e lavoratori manuali, più esposti a traumi e sovraccarichi.
- Persone anziane, più soggette a:
- artrosi
- stenosi spinale
- osteoporosi e fratture vertebrali.
- Pazienti con malattie autoimmuni o sistemiche (come alcune forme di artrite infiammatoria), per monitorare l’interessamento della colonna e delle articolazioni sacro-iliache.
- Pazienti oncologici, nei quali è necessario escludere o valutare metastasi vertebrali.
RM rachide lombosacrale senza e con mezzo di contrasto (MDC)
La risonanza magnetica lombosacrale può essere eseguita:
- senza mezzo di contrasto (esame standard)
- con mezzo di contrasto (tipicamente a base di gadolinio)
- senza e con mezzo di contrasto, nella stessa seduta, quando serve uno studio più approfondito.
RMN lombosacrale senza mezzo di contrasto
Nella maggior parte dei casi l’esame di routine è senza contrasto. È sufficiente per studiare:
- vertebre
- dischi intervertebrali
- midollo spinale e radici nervose
- muscoli e legamenti
- alterazioni degenerative, protrusioni, ernie, stenosi, spondilolistesi, fratture.
È l’opzione più semplice, con preparazione minima e senza rischi legati all’iniezione di farmaci.
RMN lombosacrale con mezzo di contrasto
Il mezzo di contrasto viene somministrato per via endovenosa durante l’esame e si distribuisce nel sangue e nei tessuti, rendendo più evidenti:
- zone di infiammazione attiva
- infezioni
- tumori e metastasi
- tessuto cicatriziale e lesioni post-operatorie.
L’uso del contrasto è generalmente riservato a casi particolari, ad esempio in presenza di sospetto:
- tumore vertebrale o spinale
- infezione (spondilodiscite, osteomielite)
- patologia infiammatoria grave
- recidiva o complicanza dopo intervento chirurgico sulla colonna lombosacrale.
Prima di utilizzare il contrasto:
- viene valutata la funzionalità renale (per esempio tramite creatininemia), perché una insufficienza renale grave può rappresentare una controindicazione o richiedere precauzioni particolari
- si verifica l’assenza di allergie note al gadolinio.
Nella maggior parte delle persone il contrasto è ben tollerato; le reazioni avverse sono rare e di solito lievi.
Come si svolge la risonanza magnetica lombosacrale: passo per passo
Prima dell’esame: preparazione
Per una RMN colonna lombosacrale senza contrasto, in genere la preparazione è minima:
- non è necessario il digiuno (salvo diverse indicazioni della struttura)
- si possono assumere i farmaci abituali, salvo diversa indicazione medica.
In caso di risonanza magnetica lombosacrale con mezzo di contrasto, spesso viene richiesto:
- digiuno di alcune ore prima dell’esame
- eventuale esame del sangue per valutare la funzione renale.
In tutti i casi è importante:
- segnalare la presenza di:
- pacemaker o defibrillatori
- protesi, viti, clip o frammenti metallici
- pompe impiantabili per farmaci
- filtri vascolari, stent, cateteri particolari
- informare di una eventuale gravidanza o sospetto tale
- segnalare allergie note, in particolare a mezzi di contrasto
- rimuovere tutti gli oggetti metallici:
- gioielli, piercing
- orologi, cinture
- chiavi, monete, carte con banda magnetica
- cellulari, apparecchi elettronici.
Il paziente viene invitato a indossare un camice privo di parti metalliche.
Durante l’esame
L’esame si svolge in questo modo:
- il paziente viene fatto distendere supino su un lettino scorrevole
- il lettino viene fatto entrare nel tunnel dello scanner RM (o sotto l’arco, nel caso di risonanza magnetica aperta)
- nella maggior parte delle apparecchiature per la colonna lombare, la testa rimane all’esterno del tunnel, riducendo il senso di chiusura
- vengono posizionate eventuali bobine dedicate per migliorare la qualità delle immagini.
La durata media di una Rmn rachide lombosacrale è:
- circa 20–30 minuti per un esame standard senza mezzo di contrasto
- fino a 50–60 minuti se sono necessarie sequenze aggiuntive, studio con contrasto o analisi di aree più estese.
Durante l’esame:
- è fondamentale rimanere immobili per evitare artefatti nelle immagini
- la macchina emette rumori forti e ritmici (colpi, ronzii, picchiettii), legati al funzionamento delle bobine di gradiente; vengono spesso forniti tappi o cuffie
- il personale è sempre in contatto audio e visivo con il paziente e può intervenire in caso di necessità
- in caso di claustrofobia, si può valutare una risonanza magnetica aperta o l’uso di un blando sedativo, sempre su indicazione medica.
Se è previsto il mezzo di contrasto, viene eseguita:
- una prima parte di esame senza contrasto
- quindi l’iniezione in vena del gadolinio
- una seconda parte di acquisizioni mirate.
L’esame è completamente indolore; l’unico possibile fastidio è legato alla posizione prolungata e al rumore.
Dopo l’esame
Terminata la RMN colonna lombosacrale:
- il paziente può tornare subito alle normali attività
- se è stato usato il contrasto, può essere consigliato di bere liquidi nelle ore successive per favorirne l’eliminazione
- non ci sono normalmente restrizioni alla guida o al lavoro, a meno che non sia stata somministrata una sedazione.
Il referto della risonanza magnetica lombosacrale è di solito disponibile entro pochi giorni lavorativi, dopo l’accurata valutazione delle immagini da parte del medico radiologo.
Vantaggi e limiti della RMN colonna lombosacrale
Vantaggi
La risonanza magnetica lombosacrale offre numerosi punti di forza:
- Non invasiva: non richiede interventi chirurgici o procedure cruente.
- Indolore: nessun dolore, a parte il possibile fastidio della posizione mantenuta.
- Senza radiazioni ionizzanti: a differenza di radiografie e TAC, non espone a raggi X.
- Altissima qualità delle immagini:
- visualizza nel dettaglio dischi, nervi, legamenti, midollo
- permette una diagnosi accurata anche di alterazioni sottili.
- Indicata per controlli ripetuti: utile nel follow-up post-operatorio o nel monitoraggio di patologie croniche.
- Supporto alla pianificazione chirurgica: fornisce una “mappa” precisa per interventi complessi sulla colonna lombosacrale.
Limiti
Come ogni esame, ha anche alcuni limiti e svantaggi:
- Maggiore durata rispetto a altri esami (come una RX): 20–60 minuti.
- Costo più elevato rispetto a radiografia e, talvolta, TAC.
- Disagio per alcune persone:
- claustrofobia negli scanner chiusi
- difficoltà a rimanere immobili per lungo tempo.
- Controindicazioni in presenza di specifici dispositivi o frammenti metallici non compatibili.
RMN, TAC e RX del rachide lombosacrale: differenze essenziali
Senza entrare troppo nel dettaglio di altri esami, è utile sapere che:
- Radiografia (RX) rachide lombosacrale:
- utilizza raggi X
- mostra bene ossa e allineamento vertebrale, meno i tessuti molli
- spesso è un esame di prima istanza per valutare fratture, scoliosi, artrosi.
- TAC:
- usa anch’essa radiazioni ionizzanti
- ha un’ottima definizione delle strutture ossee
- può essere indicata in alcune situazioni traumatiche o quando la RM non è eseguibile.
- Risonanza magnetica lombosacrale:
- è l’esame di scelta per dischi, nervi, midollo e tessuti molli
- non usa radiazioni
- viene preferita nei sintomi neurologici persistenti o quando si sospettano ernie, stenosi, patologie midollari o infiammatorie.
Controindicazioni e precauzioni per la risonanza magnetica lombosacrale
La RMN del rachide lombosacrale è generalmente molto sicura, ma esistono alcune controindicazioni assolute o relative.
Controindicazioni principali
Sono in genere considerate controindicazioni (totali o parziali, a seconda del tipo e della compatibilità):
- Pacemaker e defibrillatori non compatibili con RM
- Alcuni impianti cocleari
- Clip vascolari o aneurismatiche non compatibili
- Pompe impiantabili per infusione di farmaci
- Dispositivi o frammenti metallici in zone critiche, se non certificati come compatibili RM
- Filtri vascolari, stent e cateteri particolari, se non compatibili
- Grave insufficienza renale (soprattutto se è necessario il mezzo di contrasto)
- Reazioni allergiche gravi pregresse al gadolinio, in caso di esame con contrasto.
Ogni caso va valutato singolarmente, con il supporto del medico prescrittore e del radiologo.
Gravidanza
La risonanza magnetica lombosacrale in gravidanza:
- può essere eseguita se strettamente necessaria
- è generalmente sconsigliata nel primo trimestre, per prudenza, pur non essendoci prove di danni certi al feto
- l’uso del mezzo di contrasto in gravidanza è in genere evitato, salvo situazioni particolari.
In caso di sospetta o accertata gravidanza è fondamentale informare sempre il medico prima di prenotare l’esame.
Tatuaggi estesi e altri aspetti
Alcuni tatuaggi con pigmenti metallici, specialmente se molto estesi, possono dare:
- lieve riscaldamento locale
- raramente fastidio durante l’esame.
È importante segnalarli al personale. Vengono valutati anche dispositivi come:
- spirale intrauterina (IUD) e diaframma contraccettivo
- protesi articolari
- mezzi di sintesi ortopedici.
Risonanza magnetica lombare, lombosacrale o colonna totale: cosa cambia
Spesso i pazienti si confondono tra diverse diciture:
- Risonanza magnetica lombare: studio focalizzato sulle cinque vertebre lombari (L1–L5) e relativi dischi.
- Risonanza magnetica lombosacrale o RMN rachide lombosacrale: comprende lombare + sacro (e spesso coccige), è quindi più estesa e completa per i disturbi che coinvolgono bacino e radici nervose lombosacrali.
- Risonanza magnetica colonna vertebrale completa: può includere anche tratto cervicale e dorsale, ma viene richiesta in situazioni particolari (ad esempio alcune malattie sistemiche o oncologiche).
Per sintomi come lombalgia, sciatica, formicolii alle gambe, problemi sfinterici, l’esame di riferimento è nella maggior parte dei casi la risonanza magnetica colonna lombo-sacrale.
Come leggere (realisticamente) il referto di una RMN rachide lombosacrale
Molti pazienti, dopo una RMN lombosacrale, ricevono il referto e faticano a comprenderne il significato. Alcuni termini ricorrenti sono:
- Protrusione discale: sporgenza del disco senza completa rottura dell’anello fibroso.
- Ernia discale contenuta: ernia che non ha perso il contatto con il disco di origine; spesso definita con aggettivi come “mediana”, “paramediana”, “intraforaminale”.
- Canale vertebrale di ampiezza nei limiti: il diametro del canale non è significativamente ristretto (non c’è stenosi importante).
- Discopatia degenerativa: segni di degenerazione dei dischi (riduzione dello spessore, perdita di idratazione).
- Artrosi interapofisaria o artropatia: degenerazione delle articolazioni tra le vertebre.
- Spondilolistesi: scivolamento di una vertebra rispetto a quella sottostante.
- Lombarizzazione o sacralizzazione: varianti congenite nel passaggio lombare-sacro.
È importante ricordare che:
- alcune alterazioni (per esempio lievi protrusioni o discopatie) possono essere presenti anche in persone senza sintomi
- la correlazione tra immagini e disturbi clinici è fondamentale: la stessa risonanza può avere un peso diverso a seconda della storia del paziente
- solo lo specialista (ortopedico, neurochirurgo, fisiatra, reumatologo, ecc.) può integrare i dati della RMN con visita, anamnesi e altri esami.
Per questo, dopo la risonanza magnetica rachide lombosacrale, è sempre consigliabile:
- consegnare referto e immagini al medico curante o allo specialista
- discutere insieme il significato dei reperti e le possibili opzioni di trattamento (farmacologico, fisioterapico, infiltrativo, chirurgico, ecc.).
Prenotare una Rmn Rachide Lombosacrale (Colonna Lombosacrale) in modo semplice e veloce
Oggi, grazie alla digitalizzazione dei servizi sanitari, è possibile prenotare una risonanza magnetica lombosacrale online in pochi minuti, evitando code e attese agli sportelli.
Le piattaforme di prenotazione specializzate nella diagnostica per immagini e nelle visite mediche offrono diversi vantaggi:
- Ricerca rapida della prestazione:
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- scegli la soluzione più adatta alle tue esigenze.
- Riduzione dei tempi di attesa:
- accesso a disponibilità immediate o molto ravvicinate
- possibilità di scegliere tra diverse strutture private o privato-sociali.
- Prenotazione e pagamento smart:
- prenoti online in autonomia 24/7
- puoi pagare direttamente online oppure in struttura, secondo le opzioni disponibili.
- Assistenza dedicata:
- supporto per chiarire dubbi su:
- eventuale RMN con mezzo di contrasto
- documenti necessari
- preparazione all’esame.
- Selezione della tecnologia:
- possibilità di scegliere centri con:
- risonanza magnetica aperta, utile per chi soffre di claustrofobia
- macchine ad alto campo (1,5–3 Tesla) per immagini ancora più dettagliate.
Scegliere un servizio di prenotazione specializzato nel settore sanitario significa anche affidarsi a:
- un network di strutture qualificate
- personale sanitario esperto
- organizzazione ottimizzata per ridurre il più possibile i tempi tra prenotazione, esecuzione dell’esame e consegna del referto.
In un percorso diagnostico in cui il tempo è spesso determinante per impostare la terapia corretta, la possibilità di prenotare velocemente una RM rachide lombosacrale rappresenta un vantaggio concreto per il paziente.
La Rmn Rachide Lombosacrale (Colonna Lombosacrale) è oggi uno degli esami più importanti per fare chiarezza sulle cause del mal di schiena e dei disturbi agli arti inferiori. La sua capacità di mostrare con precisione dischi, nervi, midollo e strutture ossee, senza ricorrere a radiazioni, la rende uno strumento diagnostico sicuro, versatile e ripetibile.
Se il tuo medico ti ha consigliato una risonanza magnetica lombosacrale, conoscere in anticipo:
- a cosa serve
- come si svolge
- quali sono i possibili reperti
- come prenotarla in modo efficiente
ti aiuta ad affrontare l’esame con maggiore serenità e consapevolezza. Il passo successivo sarà condividere il risultato con lo specialista, per impostare un percorso terapeutico personalizzato e mirato al recupero della migliore qualità di vita possibile.
Contenuti approvati dal Comitato Editoriale. Data ultimo aggiornamento: 2025-09-18